308 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo V7. grande successo di questi pochi è lecito giudicare che se ci fossero gesuiti in misura sufficiente, tutte quelle popolazioni .si potrebbero guadagnare. I francescani del Maranon contano, corr«-riferisce il sostituto del visitatore, 5 comuni con 5 sacerdoti ed un laico e 500 cristiani. Secondo una relazione del 1762 nella regione del Maranon vi erano 135 comunità cristiane con 24 ra gionari e 14.236 fedeli. Circa lo stato delle missioni presso i Moxos di Bolivia riferirai re spagnuolo il vice re Superunda del Perù nel 1747. Secondo lui i domenicani, gli agostiniani e i mercedari amministrano ancora le parrocchie che vennero loro affidate nei primi anni del'i conquista spagnuola, ma non si dedicano alla conversione de. pagani. I gesuiti tengono fra gli indiani in 26 residenze -16 missionari, dei quali tre laici, e il numero degli indiani convertiti raggiunge 33.290, tra i quali molti ancora battezzandi. Es-ù non possono disporre di più missionari, perchè devono provveder anche ai loro collegi urbani e alla cura d’anime per i bianch. (ili indigeni dell’America meridionale non sono in genere api di resistere alle difficoltà della vita missionaria, cosicché bisogni contare sul concorso dell'Europa. Nove francescani curano in trt riduzioni 3.000 indiani. Sopra le missioni dei Chiquitos e M ' -informa in una relazione al re nel 1754 il vescovo di Santa Cru. della Sierra, Giovanni Paolo de Olmedo. « Io vidi, così egli .'.rive, questa giovane cristianità così fedele verso gli obblighi della fede tanto umile nella sottomissione ai maestri, e nei costumi co.<ì vera, che certo bisogna ringraziare Iddio. Tanto nei missionari ih»1 nei cristiani nulla io trovai che dovessi correggere come jriu' dice, ma tutto dovetti ammirare come padre. In Santa Cruz « nelle due missioni io ho cresimato 17.000 persone e nel restante della provincia 45.000 ... Per le 7 missioni dei Chiquitos i fe^t hanno soltanto due missionari ed « è un miracolo della bontà d io che questi due instancabili poterono seminare in tanti cuor' i granello della fede ». Una simile sproporzione fra il numen dei fedeli e quello dei missionari esiste anche nei 22 comuni d« ove * Pwh» gesuiti devono raddoppiare il loro lavoro. I«’ mantenere all’altezza la missione. Un missionario francescano di valore era nel Perù Franco-di S. Giuseppe, il quale nel 1734 pose le basi del collegio mi«"0-nano d! Ocopa. Partendo da Ocopa nel 1756 venne fondato istituto simiteper il Cile in Cillan; e un altro per la Bolivia «r» sorto nel i ;>5 in Tanja. * Già nel 1756 si rivolsero a CUI** ; » ueiu < * onde ottenere dei missionari per il loro paes* * » ivi soo * Lkmucss 205 ss., 310.