Stoppani nunzio a Vienna. 91 Senonchè a questo punto Vienna cominciò ad indugiare nel fare quei passi che, secondo le promesse fatte al cardinale Albani, dovevano seguire immediatamente il solenne riconoscimento. Le trattative su ciò, con gran gioia dei francesi, si protrassero un intiero anno. Siccome Benedetto XIV rimase fermo, l’imperatore alla fine dovette cedere. Il 25 novembre il cardinale Albani venne ricevuto per la prestazione dell’obbedienza come inviato straodi-nario di Francesco I, due giorni dopo in un concistoro segreto il Papa espose ai cardinali il corso di tutta la vertenza e fece leggere l’istrumento elettorale, dopo di che venne sottoscritta dal Papa e dai cardinali la bolla di conferma e venne firmato il breve sulle prime preci.1 Regolando tale vertenza si era appianata la via per il ristabilimento delle buone e antiche relazioni fra Roma e Vienna. Fino a qual punto fossero state turbate risulta chiaro dalla circostanza che quando il nunzio a Vienna Paolucci il 9 settembre 1745 venne nominato cardinale e abbandonò la città imperiale, la Santa Sede non nominò più un nuovo rappresentante per Vienna.2 Era questa la risposta al fatto che anche l’Austria non aveva più provveduto al posto di ambasciatore a Roma. Ma alla fine a Benedetto XIV parve così grave che una delle maggiori Corti cattoliche si alienasse in tal modo da Roma, che offerse, lui, la mano alla pace.3 Nel febbraio 1746 venne occupata di nuovo la nunziatura di Vienna ; la scelta per questo posto cadde su Gian Francesco Stop-pani del quale il Papa sapeva che era gradito a Maria Teresa.4 Anche l’imperatrice e regina diede ora per parte sua una prova •lei cardinali; «temo saldrsl S. S. con algun temperamento y medio termine que no guste ni a l’una ni a la otra parte»), dell’ll novembre (discussione della congregazione cardinalizia), del 18 novembre (Acqua vi va prega di differire ¡1 riconoscimento), del 3 e 9 dicembre (richieste della -Curia) e del 16 dicembre 1745 (in un’udienza durata un’ora il Papa mi espone che dopo l’adempimento di tutte la sue richieste da parte di Vienna egli non poteva più differire il riconoscimento ; l’ambasciatore francese fece presso il Papa gli stessi sforzi di me, ma non con maggior fortuna). Archivio di Simanca s. Ofr. inoltre •e relazione dell'ambasciatore francese in Db Brimont, Le card, de la Rochefou-eauld et Vambansade de Rome 1743-1748, Parigi 1913 1 Acta Benedicti XIV. I 386 ss. ; Kirsch, loc. cit. 79 ss. La fine della vertenza è * annunciata da Acquaviva a Villarias il 17 novembre 1746, loc. cit. * Relazioni sulle trattative condotte dal cardinale Albani nella Nunziat. di Germania 604, Archivio segreto pontificio. 2 Paolucci abbandonò Vienna alla metà di ottobre 1745: vedi * Nunziat. di Germania 343, ivi. 3 Già il 10 aprile 1745 Santa Croce aveva * annunciato a T'hlfeld ; « Io notifico per fine all’E. V. che dopo la morte del fu elettore di Baviera tanto *1 Papa che il segretario di Stato son venuti nella deliberazione di compiacere la nostra regione in tutto... e di togliere di mezzo tutti i motivi delle pas- amarezze ». Archivio di Stato di Vienna. 4 Abseth IV 55. Ofr. Heecjkeren I 245.