Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo VII. dell’ambasciatore torinese in Roma, Rivera,1 il Breve destò appunto per questo non poco stupore in Roma. S’era usato di solito sempre, in casi simili, di dar prima la parola all’interessato. Inoltre la .scelta di Saldanha come visitatore non era felice. Vero è eh* se l’istruttoria si doveva condurre sul posto, in Lisbona, non era possibile di sorpassare il cardinale, ma Saldanha non poteva venir considerato come giudice arbitrale sopra i partiti : da lui, parente di Pombal e oltre a ciò del tutto dipendente dal ministro, si jx>-teva difficilmente attendere un giudizio imparziale. Si aggiunga che le norme esecutive del Breve sembravano contraddirsi. Mentre al principio e alla fine del documento s’inculcava al visitatore di riferire sopra i maggiori abusi nell’Ordine alla Santa Sede e attendere il suo finale giudizio, nella parte principale del Breve gli venivano conferiti poteri assai ampi e permesso di procedere autonomamente, senza che i gesuiti potessero appellarsi ad un’istania superiore. In causa di questa contraddizione sorse il sospetto che il sostituto Florius, il quale formò il Breve in luogo del Passionei, si fosse permesse delle falsificazioni e il sospetto trovò un appoggi» nel fatto che Florius sotto Clemente XIII venne incarcerato in Castel S. Angelo, senza che se ne dicesse il motivo. * Contemporaneamente al Breve che venne inviato al visitatore per mezzo del re, * Benedetto XIV mandò al Cardinal Saldanha stesso una lettera con istruzioni. Nella lettera 4 egli ammonisce il principe della Chiesa bensì a non chiudere gli occhi innanzi ai difetti, ma a giudicare sempre nello spirito della Chiesa, eoo moderazione e dolcezza, tanto più che si tratta di un Ordino ch° finora era stato in grande reputazione. Nelle pene eventuali si vt>" lesse attenere a quello che prescrive il diritto canonico e a quello che suggerirà la prudenza, in unione alla carità cristiana. Parti-colarmente non volesse prestare il suo orecchio a persone che potrebbero dare consigli perniciosi e appassionati. Per evitare uno scandalo maggiore, il Papa raccomanda di procedere col mai* s. Maestà tutti «judli complimenti e mando 175S, Xunziat. di Portog. 117, Archivio segreto pon«lfi clol. « X’oublies ]