Lettere di Benedetto a Tencin. 457 Lo sfruttamento di nuove fonti potrà ora permettere un giudizio più equo e una comprensione più piena di Benedetto XIV. Sono qui da prendersi anzitutto in considerazione le numerose lettera private che il Papa diresse all’arcidiacono anconetano Innocenzo Storani, al bolognese canonico Pier Francesco Peggi e ai cardinali Quirini e Tencin.1 Siccome in queste lettere, non destinât.- al pubblico,2 egli lascia libero corso alla sua penna, si può vedere più profondamente nel suo interno e conoscere non soltanto il 'Uo naturale, ma anche le sue intenzioni. Le sue qualità caratteristiche fondamentali, il suo temperamento sempre pieno di spirito e straordinariamente affabile, la sua cura di comporre al di fuori e al di dentro i contrasti, appaiono qui in tutta la loro immediatezza. Da tutte le lettere parla un monarca che conosceva una »ola passione, alla quale subordinava tutta la sua vita, cioè l’adempimento coscienzioso dei suoi doveri. Hi nessun Papa noi possediamo così numerose espressioni confidenziali scritte. Una fonte storica addirittura unica che non fc'i-te per nessun altro pontificato è costituita dalle lettere al fedele amico Tencin, scritte dal 1742 fino al 1758 e che stampate riempiono due volumi. * Ogni otto o quattordici giorni il Papa inviava 1 I titoli dei suddetti carteggi tono neU'eleuco del libri. Antecedentemente, il Intere private erano «tute stampata 29 al Cardinal Delle Ijinze dal Cihrario iUtlrrr di Santi, rapi. Principi ecc.. Torino V |wirlc «leoni issili pewtl Mr. f,, . stampare li. .Munzone a Bri «•«ine pubblicazione di noia1 nel 1890 .iti di ¡cltcre *indite di Benedetto MIl I. som» ancora inedite: 1" * i-et-:7" »ut CTnfe di I*. I.umbertini (|m»ì Benedetto XIV) it Msgr. Ulov. Bottari I • -v* 171<;. nella Biblioteca Corsini di Komn ('od. .K1 Siluro presso Piacenza. . In un'altra Lettera a Scipione Mattel del 1* dicembre 1758 Benedetto XI \ •’“'V* che le sue lettere amichevoli non sono |»er hi stam|>a. Prine. 240, p. -SH. * r 1 h I r i o segreto pontificio. * l'er quanto dobbiamo essere grati a K. de Heeckeren di aver reno acn*s-*',‘i|i le lettere di Benedetto XIV a Tencin. dobbiamo tuttavia deplorare che **11 non |<. abbia stampate secondo gli •originali nell'Archl* io segr< ►•■tifici© ( Ilincei:. XV t. 154-157). ma secondo la traduzione francese futta t,r" da Tencin per rutflclo degli esteri fram-cse e conservata negli A r e h I v e s *" Affa ire« f-trang. In Parigi. Trattandosi di un uomo cane Ile..... tn XIV desidererei»! a vero iM>tto gii ~to. X-, 7 „ u wttol„,>n. n-t:; inoltre le Mettere del IH ag.wlo I745. ‘ *> novembre 1757, 1« gennaio e 1* manto 175»: lilialmente anche In lettera ••►wtaiite del 10 giugno 1740. che partecipò Dudou negli Ciudi. CXXXII