76 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo II. di secolarizzazione.1 II cardinale Segretario di stato era dell’opinione che non convenisse approfondire la questione se e in qual misura l’imperatore si fosse esposto in tale faccenda.2 Se Carlo VII, dopo aver ricevuto il monito papale, si guardò bene da perseguire più oltre il pericoloso progetto, Federico II invece ne continuò la propaganda. In seguito a ciò Doria e con lui anche il Papa guardavano con preoccupazione all’avvenire. Appena nel settembre del 1743 si credette in Roma che il progetto fosse definitivamente sepolto.3 Ma ecco proprio allora ricomparire ancora una volta il suo spettro. Di nuovo il Gabinetto di Vienna riprese una campagna pubblicistica contro il minacciato piano di secolarizzazione, nella quale venne gettato il sospetto sull’imperatore e sul Papa e il primo venne accusato di voler trapiantare nell’impero situazioni gallo-francesi. Quanto imprudente fosse stato l’imperatore ad accarezzare la proposta della secolarizzazione, risulta chiaro dal fatto che alla fine dell’anno sorse di nuovo in Roma il sospetto che egli vi avesse ancora la mano. * 3. Durante questi avvenimenti sensazionali, i fatti d’arme minacciavano di diventare sempre più pericolosi allo Stato pontificio. Tanto le truppe austriache che quelle spagnuole, senza riguardo 1 Heeckeben X 46. 2 Istruzione a Doria del 23 marzo 1743 ; vedi Hofmann 238. 3 Ivi 239 ss., 242 ss. 4 Ivi 244 ss. ; anche il breve di risposta aUe domande di aiuto dei vescovi tedeschi del 15 febbraio 1744 (Unii. Lux. XVI 176 ss., al cardinale Lainberg). Secondo le Epixt. ad primo. 110 (Archivio segreto pontificio)* brevi simili vennero inviati anche ai principi ecclesiastici e ai vescovi di Salisburgo e W’iirzburgo circa i piani di secolarizzazione che i maligni avevano attribuito anche al Papa (Heeckeben I 143) ; essi vennero concepiti come voto di sfiducia contro Carlo, VII il quale se ne tenne profondamente offeso; vedi Hofmann 249 ss. Qui anche particolari suUa contro azione dei principi ecclesiastici della Germania. Fra coloro che sospettarono il Papa fu, anche il cardinale Passionei. Ruele * riferisce su ciò il 4 aprile 1744r a Uhlfeld : « Il detto cardinale dunque trovandosi neU’anticainera del Papa, con uno dei suoi soliti furiosi entusiasmi si lasciò uscire da bocca di essergli finalmente riuscito di togliere dall’animo del Papa l’orrore, che aveva concepito contro il progetto della secolarizazione con fargli comprendere, che abusandosi i vescovi di Germania delle loro grosse rendite con far bagordi e mantenere il lusso e le caccie, non era che ben fatto il ridurli poveri, perchè così sariano stati migliori ecclesiastici ed avrebbero meglio adempito le loro obligazioni vescovili». Frattanto già l’il gennaio 1744 Albani aveva * annunciato lo stato vero delle cose : il progetto di secolarizzazione era appoggiato specialmente dalla Prussia e non era vero che la Curia fosse con ciò d'accordo. Archivio di Stato di Vienna.