Timori di Benedetto XIV. 195 Il vescovo però vedeva troppo nero quando considerava inutile l’attività dell’assemblea. Le sue trattative formarono il punto di allacciamento per la decisione di Benedetto XIV la quale in sostanza, almeno per quanto riguardava l’autorità ecclesiastica, poneva un termine ai dubbi suiraimministrazione dei sacramenti. Già prima dell’assemblea del clero, alla fine del 1754, Luigi XV aveva mandato a Roma come ambasciatore straordinario il conte Choiseul-Stainville, che fu più tardi il duca di Choiseul.1 La sua istruzione cominciava con la proposizione che la religione era sempre stata la base fondamentale dei regni, la sicurezza dei principi, la felicità dei popoli.s Inoltre veniva descritto che il re aveva rivolto tutta la sua attenzione ai componimento dei torbidi religiosi e che il Papa poteva aver fiducia nella sua prudenza e fermezza, aggiungendo però che egli non lascerebbe cadere nessuna delle libertà gallicane. * Come il vescovo di Amiens, anche Benedetto XIV nutriva il timore che in Francia non andasse costituendosi una chiesa di Stato senza Papa e sotto la guida del Parlamento, secondo il modello di quella inglese.4 La situazione francese lo preoccupava perciò più di qualunque altra;6 bisogna non avere nè cuore nè religione, scriveva egli, per non essere inorridito su ciò che colà avviene contro la Chiesa e l’autorità regia, senza che umanamente >i veda una via d’uscita.6 Egli era pienamente convinto che in Francia si trattava della « rovina totale della religione e della monarchia », della « distruzione della fede, della Chiesa e del legno »,7 di una ripetizione delle antiche persecuzioni cristiane,8 e deplora la « insopportabile indifferenza », con la quale in Francia si trattano gli affari più importanti.8 II Papa perseguiva perciò con intensissima attenzione lo sviluppo di un paese che egli finora aveva considerato come il più forte baluardo della Chiesa.10 Nessun passo del Parlamento contro la Chiesa che egli nel suo carteggio col cardinale Tencin non deplori amaramente,11 nessun 1 Cfr. Boutrì, Choiseul à Renne, Parigi 1886; W. Mabcuh. Per jatuenisten-und scine Beilegung durch Choiseul (Progr.), Wohiau 1900: P. IUohabd n‘‘H« Ree- des quest, hist. XCII 27-61. 364-408. * Boutm it. 8 Ivi in. 4 A Tencin il 21 marzo 1753, Heeckesex II 253 ; allo stesso il 1“ gen-na'o 1755, ivi 384. 8 4 lugUo 1753, ivi 278. * 21 maggio 1755, ivi 414. T 9 ottobre 1755, ivi 464. * 19 febbraio 1755, ivi 395. * 30 gennaio 1754. ivi 319. 19 tetterà del 9 ottobre 1754, ivi 365. u Ivi 234. 237. 251. ecc