Hi. -«congiura un cambiamento nelle costituzioni dell'Ordine. 07!» dei debiti aveva a più d’uno offuscata la vista. Alcuni di quelli cui furono attribuite mire innovatrici, in seguito vennero fuori addirittura con scritti apologetici in favore della costituzione «MTOrdine, come, per esempio, il Neuville.1 Col Generale, però, il .Vfuvilie dovette difendersi dal rimprovero di essere favorevole illa ii ovazione. Il Ricci rispose alla di lui lettera di giustificarne. l he egli aveva udito simili voci già da settimane, ma v’era sopra in silenzio, perchè non usava prestare alcuna fede *d accuse così gravi senza prove rigorose. * Non tutto, però, era inventato di sana pianta. Il Ricci scrive il 6 ottobre 1761, che gli è stato riferito, come il progetto di un rw, amento nelle costituzioni dell’Ordine sia stato discusso due • tre \olte in colloqui privati. Egli scongiura i suoi subordinati in seme dell’eterno Giudice, cui dovrebbero un giorno rendere stretto ronto. di non toccare neanche a guisa di conversazione una que-*?ion.- che porterebbe sicuramente a rovina l’Assistenza francese, ’Ordine intero. * Allorché più tardi i gesuiti parigini premeditimi! Duca. iJntln come unito al I*. GrIITet. Giunta |ierd la ri- ■ -I Generale pone che tutti «1 unlsM-ro nel sentimento di ribellare il almeno dissimulassero il sentimenti» contrario » i nicol. 'littoria .Vt| Itram metiio (Ricci a lìriffct II « ottobre 17«l. £ *rrrr»«c). • l*raeterea non panel* adstantlbu». (Salvati verini» non «t + r nlniJ» ma mia m nw I*raepo«itl Generali» anctorltatem. qua»! **am albi an'*- non ab Instituto accl|ieret. PracprwH«» (¡onorale* ea abati. qnod imito* ferisse {Miteni, minime ip»c feri, qui nihll nl*l dlligenler anditi» TOWlrtlI intere rat. et commnnicati» comdlll» «nsceperlm. Ha«»: fusiti» prw-»»1 l*f'n ”* h,ll"J' loci: <|,u,e l*'r'*'nam re«|*ldunt. nulllu» momenti sunt. rwo quae ad munus iiertiocnt. qnod Immerltu» gem : ab homino reiI-. ' * 1*1 bono animo Ncrlberet (quamquam homo rollili'*'!« baci- non seri-tolerarl po**ent. ab homine vero panini rHlfiw« fieri non ilcbenl- Hmì "»e anglt. qi|,H| cum de labcfactaudo InMitutu n<«iro l*ari»il« o-attatnr.