PAOLO PA RUTA. vn trafportano il più delle volte anche gli animi meglio educati fuor del diritto fentiero , fi rendette in lui fempre vittoriofa la ragione , nè fempre e’ fece buon ufo di quegli , affai più facili ad apprenderli che a praticar-iì , favillimi infegnamenti . Udiamone lui medefimo , in qual gnifa nel fuo Soliloquio con franchezza d’animo ne ragioni : ficuri , che non gli farà minor lode il fentirlo ingenuo e fincero da fe fteffo palefarfi vinto ed infermo , che fe dagli altrui fcritti lui fempre vittoriofo , e fempre a i fenfi e alle paffioni fovrano fcorgeffimo rapprefentare . „ Come prima „ diedi a quella età (cioè alla gioventù) principio , così fui quafi disfidato „ ad una gagliarda lutta de' fenfi & diletti mondani, dalla quale le più voi- „ te ne partii vinto , poche ne riportai la corona della vittoria . Diedimi „ agli ftudj delle lettere , dilettandomi fopra gli altri quelli della eloquen- „ za*, & in quelli della filofofia, havendomi abbattuto ad ottimi maeftri , „ procurai di farne alcun profitto ; non voglio dire, che hora me ne pen- „ tifca . „ Vili. Tornato in patria, aperfe nella propria cafa , ficcome altre volte , avea fatto Ermolao Barbaro, il Grande ( a ) , una privata accademia ( b ) , I 5 ® * alla quale concorfero tutti que’ giovani nobili , che dall’ amore dell’ eloquenza e della filofofia erano tratti adefercitare l’ingegno, e ad arricchir- lo di nuove cognizioni. Fra queffi fi diitinfero Andrea Mcrcfini , che poi gli fuccedette nel carico di feri ver la Storia Veneziana; Marcantonio Mece-vigo, che fu Filofofo della Repubblica, e poi Vefcoyo di Ceneda ; Maffeo Veniero, iniìgne poeta e letterato, e poi Arcivefcovo di Corfù ; Giambati-fla Bernardo , e Paolo Loredano, graviffimi Peripatetici; Dardi Bembo, infigne Platonico ; e altri chiariffimi gentiluomini , che afeefi alle prime dignità della patria, quanto più dotti, tanto più faggi, qual nel Collegio , qual nel Senato, e generalmente tutti in tutti i pubblici impieghi fi fegnalaro-no : ma niuno forfè dì quefti fi avanzò tanto nella eiìimazione e nell’amicizia di PAOLO , quanto Giovambatifia Valiero , che di là a molti anni fu creato Vefcovo di Belluno, col quale egli era folito conferire i particolari fuoi itudj, e i fuoi domeftici affari , per la conofcenza che aveva della dottrina e prudenza di effo. Non può dirfi abbaftanza, quanto di amore e di credito appreffo i fuoi cittadini egli fi guadagnale in quefte private adunanze , nelle quali principalmente delle cofe alla vita civile e politica appartenenti egli bene fpeffo ragionava, con tanta maturità di configlio e pre-fenza di fpirito, come fe già da molto tempo ne i più gravi maneggi efer-citato e confumato fi foffe : onde fino d’ allora non ci fu chi non preve* deffe e prefagiffe, che egli farebbe falito alle maggiori dignità della patria, dal defiderio delle quali affai tardi, come più fotto vedraifi, fi fentì punto 1’ animo , delle fole feienze tutto allora vago e ripieno. VIIII. Non molto dopo egli avvenne , che Maffimigliano , Arciduca d’ Auftria, figliuolo dell’Imperadoie Ferdinando I. fu nella dieta di Francfort innalzato dagli Elettori dell’ Imperio alla dignità di Re de’ Romani . On- b 2 de (a) Siccome altre volte avea fatto Ermolao Barbaro , ec. ) Lo afferma lo fteilb Barbaro In una fua lettera ad Arnoldo da Gant , che leggefi nel lib. I, delle fiie Epiftole latine, efiftenti apprello il Sig. Cav. Barifta Nani, nel codice fegnato A. pag. 16. Di che vedi il Ciorn. di' htter. d' Italia torri. XXVIII. pag. 172. (b ) Nicol. Crafs. Elog. Patricior. Venerar, ec. Dee. II. num. X. pag. 55. In quel tempo fleiib un’altra accademia di nobili ingegni teneva aperta pure in Aia. cafa ’Domenico" Veniero > Jiabiliifiaio gentiluomo. (a ) Andr, i$6z