Morte di Carlo VII. 85 Mentre la situazione in Roma non era affatto favorevole per Maria Teresa, quand’ecco Carlo VII, al quale il disastro del suo paese aveva spezzato il cuore, morire dopo breve malattia il 20 gennaio 1745. Così il titolare della corona imperiale e delle pretese sull’eredità di Carlo VI, cui Benedetto XIV già al suo avvento al trono aveva qualificato giustamente come un « illustre ma povero signore »,1 scomparve dalla scena di questo mondo e Ila sua morte fu un avvenimento altrettanto inatteso quanto gravido di conseguenze. La prima notizia giunse il 27 gennaio a Roma. Il cardinale Valenti vide nella morte una disposizione della Provvidenza, la quale sa annullare la politica umana. Il cardinale non dubitava che ora Maria Teresa riprenderebbe nuove speranze nell’elevazione al trono imperiale di suo marito, il granduca^ di Toscana; che se la Francia intendesse imporre un’altra volta le sue idee con la spada, data l’abituale situazione, difficilmente vi riuscirebbe 2 Circa l’atteggiamento che prenderebbe la Santa Sede, il cardinale Segretario di stato disse al nunzio francese Durini che Roma esigerebbe prima la nomina di un candidato cattolico e dovrebbe decidersi per colui la cui elezione si presentasse più facilmente realizzabile. Cercasse il nunzio di informarsi sui propositi del Gabinetto di Parigi per mezzo del cardinale Tencin che il Papa considerava come suo particolare amico personale.3 Durini potè presto annunciare che la Francia avrebbe cercato di far riuscire con tutti i mezzi il principe elettore di Sassonia e re di Polonia, Federico Augusto II. Senonchè Federico Augusto, data la sua innata poltroneria e noncuranza aveva poca voglia di 1 lettera ilei 10 «¡¡usto 1742 neU'Hi ut. Jahrbltch XXVI 4S. - * Cifra all'Enriquez del 28 gennaio 1745: «Eccoci dunque da capo la ' »sa d’Austria riplglierà gran vigore e grandi speranze.