1)16 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo VII. giosi alcuni giorni prima del decreto, ovvero si poteva cacciar immediatamente; il primo modo appare non convenire alla dignità del principe, che anzi meglio conviene imitare la severi), e la risolutezza dello zio; tanto più che altrimenti potrebbe) scoppiare dei disordini in mezzo al popolo. Era perciò da pn ferirsi la procedura spagnuola, pubblicando il decreto d’espulsioi, appena il giorno dopo la loro partenza. Ai dieci sudditi del Stato fra i 170 gesuiti, dimoranti nei ducati di Parma e Piacenz... si assegnerà una pensione a vita ; del pari si dovrà lasciare il lor stipendio annuo come educatori e confessori ai due gesuiti F meron e Belgrado.1 II reddito dei beni dei gesuiti, dedotte pensioni e le spese di culto, potrà venir dedicato all’università a soccorrere ospedali bisognosi.2 In Madrid il consiglio straordinario, al quale venne sott posta questa lettera, fu anch’esso dell’opinione che era da pi> ferirsi la seconda e più rigorosa maniera di espulsione.3 Nell sua lettera di risposta Carlo III apparentemente lasciava al r. potè mano libera, ma parlando dettagliatamente della procedur. nel bando diede però chiaramente a capire ciò che egli si atte; deva. In armonia col consiglio egli raccomandò l’espulsione sorpresa ciò che si doveva qualificare come una misura ammir. strativa, poiché come tale, meglio corrispondeva al diritto <1 principe e meno era esposta a contestazioni da parte della Chie? Circa la confisca e la distribuzione dei beni dell’Ordine pare\ convenisse di attenersi esattamente all’esempio epagnuolo, gia> chè in tal modo Parma faceva causa comune con la Spagna, c* • sicché egli, il re, difendendo la propria causa contro le prete romane difendeva nello stesso tempo quella di suo nipote. * (■' » Su entrambi vedi Renassi V 73. s • Du Tillot a Grimaldi il 17 maggio 1767, Archivio di Simanca-Hstado 5056: Rousskauì I 247 s. ; • Du Tillot ad Azara. senza data (16 roai-gio 1767?], Archivio dell’Ambasciata di Spagna a Roma. Erpeti. « l’arma » 1707. » *Aranda a Roda II 21) maggio 1767, Archivio di Si manca»* Kstado 5055. * * « A l'égard de l'affaire, je vous dirai par ordre de S. M. qu’après avoir mûrement examiné et fait examiner votre exposé, le Roy laisse à la dispositi“" de l’infant et de son Conseil la détermination tout comme il croit que S. A. •' qui a demandé son avis au Roy son oncle, l’aura également demandé au B«f très chrétien son gran pére... Au reste, sur les mesures il prendre, pour justi-fier l’expulsion, celle de fonder la résoluetlon sur " una provideneia économie* qui correspond au droit de tout souverain, paroit la meilleure et le moins sujets A contestation,... pour ce qui est relatif A la saisie des biens, et leur distrilw tion après, il paroit aussi qu’il conviendrolt à l’infant de se modeler exacte-ment il ce qui s’est practlqué et practiquera en Esi>agn?, que de cette façon sa cause avec Rome seroit unie A celle d’Espagne sans qu'on put trouver aucun coin pour l’en séparer, et que le Roy défendant la sienne, défendroit et soutien'