Il Parlam. di Parigi invita il re a chiedere al Papa la soppr. della Compagnia. 963 alla religione e al vero bene della Corte romana. Volesse comunicare questo al maggiordomo.1 II ministro non si lusingava che, dato il presente atteggiamento della Corte romana, siffatte considerazioni farebbero effetto, ma tuttavia era bene di far sapere al Rezzonico che si prevedevano gl’inconvenienti che eventualmente subentrerebbero.s A questa lettera che si può considerare come il primo anello nella lunga catena delle trattative per l’abolizione, l’ambasciatore rispose che il nipote del Papa condivideva completamente l’opinione del ministro, ma che non credeva che la Corte romana si lascerebbe persuadere, poiché l’attaccamento addirittura fanatico del Torrigiani ai gesuiti non si basava su interessi pecuniari. A parte che egli durante tutta la sua vita aveva dimostrato il massimo disinteresse e distribuiva tutti gli anni copiose elemosine, egli godeva dalla sua sostanza paterna una rendita annua di più di 80.000 scudi. Essendo senza eredi del suo nome e senza alcune pretesa per la sua persona, egli non aveva< alcun interesse ad aumentare le sue ricchezze che per i suoi bisogni erano più che sufficienti. Per quanto considerasse anch’egli sbagliato il metodo di governo del Torrigiani, non gli poteva negare la testimonianza di una onesta convinzione.1 Frattanto, sia per proprio impulso, sia per segrete istruzioni, il Parlamento di Parigi si era occupato della prammatica di espulsione spagnuola e il 9 maggio 1767 aveva rivolto a Luigi XV l’invito a volere, come figlio primogenito e protettore della Chiesa, in unione con gli altri sovrani cattolici intervenire presso la Santa Sede onde ottenere la totale soppressione della dannosa e per i principi e per gli stati pericolosa Compagnia di Gesù. * Inviando questa esortazione a Aubeterre, Choiseul ripetè la sua antecedente proposta aggiungendo che gli pareva dimostrato con matematica esattezza che lo scioglimento dell’Ordine dei gesuiti era necessario per il bene della religione, della Santa Sede, degli stati cattolici, anzi perfino dei singoli membri della Compagnia. * Più diffusa- i Rezzonico. nipote di demente XIII. * Cakato.v XVI 400 s. » Aubeterre a Choiseul il 13 ma irei» 1707. ivi 408 s. « «Sera le Roi supplié, en qualité