Congetture senza fondamento. 839 trovato non può avere avuto nessuna influenza sulla decisione di ( rio III, perchè il decreto di espulsione venne firmato il 27 febbraio, mentre l’arresto dei due Padri avvenne soltanto verso il 7 marzo 1767. Allo stesso modo anche la storia della lettera dovrebbe trovare una spiegazione completa. Come in tutti gli scompigli di maggiore entità, anche nella rivolta madrilena corsero voci infondate sul re. Il popolo, che non si poteva spiegare l’inclinazione del re per un uomo come lo Squillate, attribuì a quello relazioni illecite colla moglie di questo. Così anche nell’affare dei gesuiti. Poiché n> n si sapeva spiegare il procedere di 'Carlo III contro di essi, così interamente in contrasto con la condotta dei suoi progenitori. diffuse la diceria, ch’egli non (fosse un figlio autentico di Filippo V. Ma la voce, per quanto si può controllare, nacque solo dopo l’espulsione, quando già i gesuiti erano in viaggio per l’Italia, e non sorse neppure a Madrid e in Spagna, ma a Roma. Il 4 luglio 1~67 il Du Tillot scriveva all’Azara: « Fino nelle gazzette di Roma spaccia la notizia, che il re non è figlio di Filippo V. I gesuiti a dì d’oggi sono capaci di tutto; essi procedono colla fronte alta, fc se non si reprime la loro sfrontatezza con un atto di vigore, mineranno ogni giorno più scompiglio e diverranno ancora più sfrontati ».1 Anche se qui i gesuiti non vengono designati direttamente come autori della voce, pure ciò è suggerito abbastanza