6 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo I. gretario del conclave, Livizzani, la sera avanti il primo scrutinio portò al Coscia la favorevole decisione dei cardinali, dopo di che l’ex Segretario di stato entrò dopo la mezzanotte in conclave sotto la protezione del camerlengo Annibaie Albani.1 Contemporaneamente gli venne condonato il resto della pena. I partiti si raggrupparono entro il collegio elettorale da principio secondo il solito quadro. Nuovo e caratteristico per questo conclave fu però il fatto che questa volta le molte frazioni si fusero in due grandi unioni, di un numero quasi pari di voti, facendosi poi durevolmente contrappeso l’una all’altra solo con pochi spostamenti. 2 II loro intimo contrasto era doppio, uno delle Corone e l’altro delle creature. Già un anno prima il cardinale Fleury aveva proposto al governo imperiale a Vienna un comune accordo per il futuro conclave ;3 dai negoziati derivarono almeno delle liste non impegnative che contenevano i candidati favoriti dalle due parti.4 Ciò non ostante il cardinale Tencin il quale concentrò in sua mano tutta la direzione degli interessi francesi a Roma,6 escluse i tedeschi dalle discussioni preliminari.6 Quando però al principio del conclave giunsero da Parigi istruzioni per una più intima intesa con l’Austria, ; le relazioni andarono mano mano migliorando. 8 Ma il cardinale Giudice, capo della parte imperiale, trovò motivo di lagnarsi dell’insincerità di Tencin;9 anzi, contrariamente alle istruzioni viennesi, si staccò dall’unione dei francesi e giunse una volta al 1 * Il conte Thun all’imperatore il 20 febbraio 1740, loc. cit. * Relazione di Foscarini del 201 febbraio 1740. Cod. 261 dell’A r c li i v i n de 11’Ambasciata d’Austria presso il Vaticano. 2 Questo sviluppo era giti preveduto durante tutto il pontificato di Clemente XII ; cosi Morosinil nella sua relazione (loc. cit.) : « durando il sacro collegio in due partiti diviso». Cfr. Conclave in Kraus 156: «restava diviso il conclave non in fazioni ma in due unioni » ; * Acquaviva a Quadra il 17 marzo 1740, Archivio di Simancas. 3 II partito imperiale, se avesse tenuto assieme tutti i sudditi e nazionali, avrebbe potuto contare 18 voti. Questo numero sarebbe bastato per l’esclusiva, ma non naturalmente per decidere dell’esito. Vedi Santa Croce, * « Fogli, Archivio dell’istituto storico austriaco di Roma. * Cosi specialmente l’imperatore al conte Harrach il 30 ottobre 1739, in [RotiimannerI 6-23; Cfr. ivi 30, 37-42, 51-53. # Vedi la sua rivalità con St.-Aiguan in Boutry 153-165, 172-176, 185-188, 193 s. « Carlo VI al conte Thun il 7 febbraio 1740, in I Rothmanner] 56. 7 * Conte Thun all’imperatore il 20 febbraio, Archivio di Stato di Vienna. 3 * Acquaviva a Quadra il 7 aprile 1740, loc. cit. 9 * Il cardinale Giudice all’imperatore il 5 marzo e a Sinzendorf e Metsch il 12 marzo 1740. Archivio di Stato di Vienna.