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 busserò il ministero ed i suoi principi.1 Egli probabilmente non .«Irebbe quel giorno di festa, perchè l’edificio era grande ed aveva fondamenta profonde e forti ; ma pure cadrebbe, anche se non ai :<mpi 'Uoi. Frattanto egli guardava, come Portoghesi, Parlamenti (giansenisti lavorassero d’impegno per spazzar via il vecchio lievito dal popolo cristiano. * Si può lasciare insoluto, se fosse esattamente vero o piuttosto calcolato a scopo di propaganda quel che *criv. a il ministro, che a Napoli una Potenza aveva domandato
 *	ci 'i voleva unire con essa per cacciare i gesuiti dai due paesi riijKttivi.* In ogni caso il Tanucci può reclamare per sè l’atte-<tato di aver contribuito più di altri a condurre il governo apa-mu< o nella corrente antigesuitica. *
  b forti braccia desiderate dal Tanucci dovevano trovarsi ben pwii’j. Con viva soddisfazione di lui, fu nominato, nel 1762, avvolto riscale del Consiglio di Cartiglia Pedro Rodriguez Campo-■*, * il quale, oltreché nella sua disciplina speciale, possedeva «■ni/ioni non insignificanti in storia e nelle lingue e si occupava ®°ì‘ . secondo la corrente predominante di allora, di economia P^i'xa, in cui alla pari di altri confidava con disinvoltura dilet-Unt ea nell’effetto di teorie. Egli era l’amico di Beniamino Franklin e corrispondente della Società Filosofica di Filadelfia, ma sopra-tutto risoluto regalista ed avversario dei gesuiti. • Allorché •*1 1"64 alcuni membri delle provincie francesi dell’Ordine fug-fl^ no in Spagna, per non essere costretti a prestare il giura-°*r!to richiesto dai Parlamenti, e nel Consiglio di Castiglia si di-
    1 * A On torna ni l’8 netterai» re 17<H. Archivio di 8 I m n n c a «t, fitla-*•
   ’ *A Bottnrl II lt marcio 17<13. Itiblloteca Contini di Itoma. lfit«.
    *	* « Pomo dirlo, che da qualche «ovranltA ninni» «tati interrogati, «e '★Mime unirli rm «età nel cucciare dal reopettl»! pae*l li OcMlftJ. Vera-“'■-t* ognuno è nauMnlo di loro dopo averli acopertl aatellltl e giuntatori
    corte di Roma, e traditori di lotte le altre corti, e seduttori delle nazioni floMn 11 *orrani e 11 ma Ri «t ni ti. finalmente ixmtontorl delle dottrine ereticali
•	<‘f»*orio VII e di altri tali nella materia giurisdizionale. Ijiwìo la «un-
    morale, l'avarizia, l'ambizione. la cabala, che non manca mal. ove II «entità ni [»>«<« ficcare» (a erotomani l‘U a«Mio 1704. Archivio di
•	a oc a a. Ktiado 3000).
    *	* Au «i ri>lti<> la ma In de Tanncri *e retroave Ju»quc dan* l'affa ire de» 1*‘w*it*a d'Eaianr: et ce n'Mt pu a Ma iosa qne peu k peti le Cottiteli *c s*,*We d ad verna ir« de» JMtot (RorMur I. Introd. xi).
    1	* » I/o ralleva per booti gturli>c«n*ulto. ma non Mpeva. che el non tt>K" ^ Partito dei Oe>nltl I*er non wwr di tal partito blwvia buona dottrina.
•	i'v'Inazione forte alla verità e aUbonentA. Ove m queate due qualità, nulla ►"•"»no li Gemiti > <a Ixwada il 10 agnato 17«. Architi» di K I m a n c a a.
     SW77).
   *	XntsKi: r Itutn III 134im.