810 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo VI. Una istruzione complementare dava ai viceré e governatori colonie ampi poteri per prendere tutte le misure che poti* n> riuscire adatte per l’arresto dei missionari gesuiti e il trasi rt > a Puerto de Santa Maria presso Cadice. Alle loro missioni d agli altri uffici si doveva provvedere con preti secolari o n religiosi.1 In seguito a un’ordinanza particolare per Madrid gli alcaldi dovettero recarsi ai collegi gesuitici il 31 marzo, mezz’ora av • la mezzanotte, alla testa di un reparto di truppa.3 Alle 11 i singoli reparti di reggimento lasciarono i loro quartieri ed occu:' -rono le piazze e gli accessi delle vie intorno alle sei case g>' tiche. Al tocco di mezzanotte gli alcaldi bussarono alla port; chiesero di entrare per incarico del re. Dopoché furono riuriti tutti gli abitatori della casa, venne data loro lettura del decr di espulsione. Quindi essi ebbero ordine di fare un pacco vestiti, biancheria, breviario ed altre cose possedute e torn; nella sala da mangiare. Si andò quindi alla porta, ove essi dov ' tero salire nelle carrozze preparate, che li condussero al porto Cartagena. Tutto si svolse così rapidamente, che già due o t ■ ore prima dello spuntar del giorno tutti i duecento gesuiti er. r fuori della capitale. I novizi, che si decisero a rimanere in Si -gna, vennero portati nel convento benedettino di Monserra* finché vennero ritirati dai loro parenti. Analogamente si svolsero le cose nelle altre case del Regno. I funzionari non s’incontraroj ■> in resistenza in nessun luogo.3 Il giovedì 2 aprile 1767 l’araldo proclamò innanzi alla port i principale a suon di tromba e tamburo la Prammatica Sanzu relativa all’espulsione dei gesuiti. Ripetuto il decreto del 27 febbraio, il re esprime innanzi tutto alle altre comunità religiose la sua fiducia, la sua soddisfazione e la sua stima, da esse merita" > colla loro fedeltà, la loro sana dottrina, la loro buona disciplin * il loro zelo per gli studi, e colla loro astensione dall'immischiar-: negli affari politici. A tutti i vescovi, capitoli delle cattedrali *’ corporazioni politiche deve esser comunicato, che i giusti e gra" motivi, che hanno costretto il sovrano alle sue misure, rimangono chiusi nel suo petto regale, servendosi egli per regale mitezza >° 0 del potere amministrativo supremo conferitogli da Dio. Tutti i beni gesuitici vengono riuniti in una massa comune, su cui >ant provveduto ai pesi ed alle fondazioni secondo la volontà dei fon* » ColcrriOH generai I 20 ss. * Ivi 27 ss. * Kovsse.U" I 222 s. : Isi..v. ìlemorial 11 ss.: fnlerrion de I«* *r,ir“ ^.(J1 1.0 Rtperu fi za mihrr In hinlnria del rei Miriti de Carlo* III. emerito por I'. • rk.r nix Rii'-i. Madrid 1S59. 157ss.: G.vi.kkuìt-Mun kiac.a 100ss. : Mosti* (1902) «45 ss.