La missione del Tonehino. 1045 sino in violenze.1 Per comporre il conflitto, si ricorse al mezzo solitamente in uso per regioni troppo lontane dalle autorità romane e che fra l’altro si era applicato anche nei conflitti con Palafox:* si scelse cioè per la decisione un cosidetto conservatore. La scelta cadde sul superiore dei gesuiti Campos il quale scomunicò il provicario, l’agostiniano Adriano di S. Tecla. La Propaganda decise che i superiori degli Ordini che detenevano il loro ufficio soltanto provvisoriamente non potevano essere conservatori, che tutte le disposizioni di Campos erano nulle, che gli Ordini non dovevano guerreggiare intorno ai loro privilegi, a scanso dell’immediata revoca di questi; in particolare essi non dovevano usare del privilegio di nominare un conservatore. Clemente XIII confermò questa decisione. 8 Nelle guerre civili che in quel tempo devastavano il Tonehino, i cristiani vennero spesso accusati di essere la causa di torbidi e contro di loro dall 1765 fino al 1774 infuriò la persecuzione. * Le difficoltà che ne risultarono per gli europei spiegano perchè la maggior parte dei sacerdoti del Tonehino fossero allora indigeni.s Nel Camboge durava ancor sempre la persecuzione e solo a singoli francescani riuscì ancora d’insinuarsi nel paese.0 Le incursioni dei birmani nel Siam ebbero per conseguenza che il numero dei cristiani discese da 12.000 a 1000. Mergui col suo migliaio di fedeli venne distrutto nel 1765 e la stessa sorte toccò nel 1767 alla capitale Juthia. Durante l’assedio di Juthia molti pagani si rifugiarono nel quartiere dei cristiani, il cui valore aveva altra volta salvato la città. Il vicario apostolico Brigot del seminario di Parigi profittò dell’occasione favorevole, per amministrare almeno il battesimo a molti bambini. Dopo la conquista Brigot si rifugiò a Pontiicherry, ove il seminario generale potè a stento venir conservato. : Nel Pegù i birmani conquistarono Siriam; in questa fazione il vicario apostolico Nerini perdette la vita perchè sospettato di aver invocato l’aiuto francese contro il re. Dei missionari barnabiti che giunsero negli anni seguenti, nel 1762 rimaneva an- > • lettera del vicario apostolico del Tonehino occidentale, Luigi NOez, vescovo di Ocomania. del 20 giugno 175», Archivio di Propaganda a Roma. Ind. Or. e Cftut ITiis Ano al 1700, Scritt. rlf. nella (V>ngr. 20 n. 8. * Ofr. «voi. XIV parte 1* 155* della (>re»wnte opera. » Il 23 aprile 17«2. tu*. IV 74; cfr. 02. I decreti evitano di fare il nome di Caini» « o dei (esulti; essi «I troi ano in Gi-spiarr 247 s. * W*ix 374. * Il Tonehino occidentale contava nel 1703 29 sacerdoti indigeni, nei 1770 34 (IjìVxxx 07); fra gli otto domenicani nell'anno 1750 vi era solo un europeo ((inrnn 239i. « Uviim 115«. * 1-acs.it 50. 82: Picwt IV 240**.; Schmidux 388.