678 Clemente XiII. 1758-1769. Capitolo V. ministri ed a vescovi con ogni chiarezza, che il Santo 1’ t.- riavrebbe consentito a un cambiamento nel (governo dell ' : voler separare le membra dalla giurisdizione del capo ; - * gnificato distruggere l’essenza dell’istituto.1 Le rimo.-' Pamfili trovarono effettivamente ascolto volonteroso pr lati francesi; salvo una minoranza insignificante, essi j ronsi per il mantenimento del governo centrale. - Divi r» j situazione per quanto riguardava i ministri ed i me Commissione di corte. I loro principi, scriveva il nunzio, diversi dai nostri. Anche se non condividono tutte le id- IV lamento, ne condividono però più di una. Essi quindi p --no i battere la via del compromesso e a soddisfare il Par alcuni punti, per indurlo quindi a cedere riguardo al r -chè, in caso di rifiuto di ogni concessione, temono che i un contlitto di-lln S. Swlc eoi re e <•<•1 «ovcrn-«Iella t'hb'sa «« d«»l prestici«* del Pupa «* sen*a giovam«*tito l*cr i P" .rileva almeno attendere prima II risultato dfirasscuibb'a «i>is«'ofw Riani a Pauitlli U IH Ri-minio 1702. ivi 4531. » V«xll sopra p. C»!7. » * 1‘nmtili a Tnrrlftiani il 7 s«*tu>mbre 17*11 «■'1S e 25 1» \unzinl. di Francia 513 rispett. 5UJ. loc. eit. t * * Ricci a Nectonx II 30 aettembre e 2 dicembre 17*11. A r < Simanca*. ttracia y Junlicia li*!»!. * K» Ipsls lltteris P. N«s'<~ ^ l«'X«'ram. ipsnm a Vli-nrils non al*i*orrere: ab ha«- cogitatlono Ulna* aUluram » (• libri a Salvai il 2S rìiiruo 17«£;. Kpi*t. (lem. ' |Mi * • « Fu «-ritto che pli-jamii-r» a «|n«>sto |*artito anco i PP- ('n j.,.-; vnis confiwwn- «runa Mailama «li Francia. I>* Verger fatto n-nlr» * ^ In ri Ritardo al Duca di