490 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo I. Piranesi, con cui era in intimità già perchè suo compatriota.' Il Piranesi dedicò al suo alto protettore parecchie delle sue opere famose, dapprima nel 1761 « Della magnificenza ed architettura de’ Romani », nel 1762 la sua edizione dei Fasti consolari, nel 1764 le « Antichità di Albano e di Castel Gandolfo », cui dette occasione un invito alla villa estiva papale. * Nel 1767, il maestro, che • ;>pe rappresentare come nessun altro le rovine romane nell’incanto di una poetica trasfigurazione,8 fu parimenti onorato dal pontefice colla nomina a cavaliere dello Speron d’oro. * Il Piranesi godè alt* considerazione anche da parte dei nepoti del Papa, il senatore Abbondio, il cardinale Carlo e il priore di Malta Giovan Battista Rez-zonico. * Secondo le sue incisioni vennero eseguiti camini e mobili per il Palazzo Senatorio e l’abitazione del Gran Priore. * Giovan Battista Rezzonico lo incaricò altresì del restauro dell’antica chiesa delI’Ordine sull’Aventino; il Piranesi trasformò questa e l ambiente circostante in un capolavoro di « classicismo romantico ». Il poeta delle rovine romane trovò pure colà più tardi il luogo del suo ultimo riposo. ' In S. Pietro Clemente XJII fece fare il bel cancello della Cappella del Coro;5 regalò inoltre alla basilica lo splendido paliotto che era stato adoperato per la canonizzazione di Francesca di Chantal.10 Per S. Paolo il Papa progettò una nuova facciata, il riela a K. WiiU ilei 1(1 «• 23 luglio, tl, 1,1 e 20 agosto 1701, Archi*!1’ 11 Slma uria. Sull Inquilino e poi cognato del Mengs, Maron. vedi Noack nella •irtlerr. Uundsrhau XIV (1908) 13«) ss. > rfr. Fwuios, /'imm »i 73». s A. Samuel, Pirone*!, Londra 1910, 202 s. ; Font.«»- 74 8., 107. A. Htso. O. B. Piranesi. 1-omini 1922. S4 ss. In Cfcstel Gnmlolfo ricordali-' 11 pii|« : Iscrizioni su una porta (« Clemens XIII Pont. Max. laiata porta molUtt clivo ampliata via ae strata commodlori aeeessui consuluit Pont, sui anno III» nel cortile (cfr. Gru«. Colli Albani (E) e nelln chiesa di S. Tommaso (iseri del 1783, la quale elogia il papa per avere collocato dei gradini avanti I» <*' data, accomodato la piazza innanzi ad essa, circondato gli altari di buia»**1* marmoree e donato fornimenti svariati per il servizio liturgico), inoltr affreschi e 11 suo stemma nella sala di ricevimento dei diplomatici. ä MüSOí lo chiama «il pietà delle rovine» (O. B. Piranesi, Roma M®1- * FocH-Los 118. * Ivi, 74. 114. * Muso* loc. cit. 34. : TtiTZE nelle Kunst geschieht. Ameigen 1912. U7. 11 quale osserva : « ,ll,r •lauen sich R ostra und Putten. WiifTcn und Strahlenbilndel. klrkilche Budf"1'* und klassische Antikagllen zu phantastischen Trophäen zusammen, dl«’ "* allem ändern naturallstich wirkende I>ekorationstUcke sind». Ctr. anche N««* SkUamtoiCk 20S, Musoz 34ss. Brinokmann {Baukunst 130, 139) rileva. qui |>er la prima volta vengono messi in opera anche motivi cristiani antl- • e> m splendido arredo è conservato tuttora nel tesoro di S. l*ietro.