Angustie del Papa. alla neutralità pontifìcia, percorsero anche nell’anno 1743 lo Stato ecclesiastico e vi trasportarono il loro teatro della guerra. Senza il minimo riguardo completarono il loro fabbisogno con quello che era di (proprietà degli infelici abitanti e, quasi si trovassero in terra nemica, tolsero cose e danari. Già il 20 marzo 1743, in una lettera autografa a Maria Teresa il Papa si lagnò del generale Traun che nel territorio di Ferrara faceva alto e basso a suo piacimento, quasicchè il Papa non ci fosse.1 Quanto poco venisse ascoltato tale monito, si vede dal carteggio confidenziale del Papa col cardinale Tencin, il quale è pieno di lagnanze sulla devastazione del suo paese, causata dalle parti belligeranti.2 Nel settembre la flotta inglese minacciò di bombardare Civitavecchia, perchè le truppe spagnuole si erano rifugiate in quel porto.3 A ciò s’aggiunse il pericolo che la peste, scoppiata in Messina, venisse portata a Roma. I maligni accusavano il Governo papale di trascuratezza, benché avesse preso tutte le misure di precauzione possibili. 4 L’irritazione del Papa aumentò quando in autunno si vide che le truppe spagnuole volevano mettere i loro quartieri d’inverno in Pesaro e Rimini e le austriache, nonostante l’intervento del Portogallo in favore del Papa,5 nel territorio di Ferrara e Bologna.6 L’esasperazione contro la corte viennese, il cui rappresentante provocava continuamente il Papa, continuava a crescere. A ciò s’aggiunse che Maria Teresa rifiutava ostinatamente il placet all’arcivescovo nominato di Milano Pozzobonello. Nell’ottobre Benedetto ebbe a dire che egli non temeva affatto una formale rottura con Maria Teresa, perchè ciò lo avrebbe liberato dal Thun il quale seminava soltanto discordie.7 II 25 ottobre i più anziani dei cardinali, vescovi, preti e diaconi si lamentarono in una let- 1 Nella * lettera (Archivio di Stato di Vienna, Corrispondenza di corte) Benedetto XIV accenna alle sovvenzioni concesse da Innocenzo XI e Clemente XI per la Germania e specialmente per la casa d’Absburgo. 2 Heeckerejt I 33, 34, 41, 42, 44, 50, 56, 58, 59, 69. Ofr. le * cifre al nunzio Crescenzi del 22 e 29 marzo, 5 e 19 aprile 1743, Nunziat. di Francia 442, A r-c h i v i o segreto pontificio. 3 Heeckerew I 84 86, 110. Cfr. Muratori, Annali 1743. * Heeckerekt I; 72,t 77, 78. Cfr. Fresco, Lettere XVIII 65, 69. 5 Ofr. su ciò la lettera di ringraziamento autografa di Benedetto XIV al re Giovanni che troverà posto nell’Appendice n. 1 per caratterizzare il modo col quale il Papa comunicava coi principi. 6 Hegokeren I 88. 7 Ivi -59 s. ; cfr. 95. In un * breve diretto il 9 ottobre 1743 a Lobkowitz Benedetto XIV raccomandò di risparmiare Bologna osservando che se si mandava in rovina lo iStato ecclesiastico, la S. Sede non avrebbe più potuto come Prima prestare aiuto contro i turchi. Epist. ad prine. 239 p. 127, Archivio segreto pontificio.