152.1 Delibera il Senato d'a-j ut are il ri-•no d'Ungheria . Tàpotf profitto ce’ Principi Cbriftia-ni. Rimanda il Ambaf-ciatore a Vinetia . Manda H Senato al J^è trenta mila duetti . 312 DELL’ HISTORIA quale fece ne gli animi impreffione tanto maggiore, quanto che erano tutti in queda caufa ottimamente difpodi. Però fù deliberato di dovere coì mezzo de gli altri Ambafciatori della República fare caldiffimi ufficii con tutti i Prencipi Chridiani, perche infierne fi convenire a dovere con forze, & confenfo commune predar ajuto al regno d’ U ngheria , & pro vedere a così gravi pericoli ; alla qual cola offerivano prontiffima 1’ opera loro, & tutto 1 potere della República. Ma non partorirono quelle trattationi effetti migliori, che altre volte.fatto haveifero , onde divenendo ogni giorno il pericolo maggiore , & dimando il Rè Ludovico eifergli impofla neceffità di dovere venire a giornata con Turchi, per liberare Belgrado , città fortiifima, & importantiffima, & che era lungo tempo data frontiera di tutto! regno contra il furore de'Turchi, intorno alla quale sera già Tefferato Tur-chefco accampato, ritornò a mandare a Vinetia Giovanni Statilio fuo Ambafciatore, per impetrarne dal Senato qualche fomma 4i danari, con la quale accrefcendo le •fue forze poteffe con maggiore fperanza di buon fucceifc porfì a tentare la fortuna della battaglia. Haveva la República per l’adietro molte volte alli Rè d’Ungheria tenuti fomminidrati danari per aiutarli a refidere all’armi Tur-chefche ; & a quedo tempo idimava maggiore obligo ef-ferle impodo di dovere fodentare quel regno, per la particolare , & dretta congiuntione , che teneva co’l Rè Ludovico, & per effere , per la grandezza della cafa Ottomana , fatti più potenti quedi rifpetti , per li quali haveva procurata la confervatione, & profperità di quella bellicofa natione. Però deliberò il Senato di mandar 2 al Rè trenta mila ducati con promeffe, & offerte maggiori, & non diffimulando queda amicitia, che teneva con Ludovico , volfe che Lorenzo Orio, che era per la República Ambafciatore appreifo di lui, feguitaffe di continuo il campo. Ma fortirono poi infelici fuccefll gli sforzi del Rè; fi perdè la città di Belgrado x uè rimafero X altre del re*