Caduta di Schaffgotsch. 421 in alcun modo rimediare.1 Ma benché egli assicurasse di appoggiare la causa prussiana con tutti i mezzi e di non volere il ¡torno sotto il servaggio austriaco, che egli affermava di odiare in eterno, egli non riuscì però a liberarsi dalla diffidenza di Federi o, il quale lo sospettava, come sospettava tutto il clero cattolico della Slesia di essere d’accordo col nemico.2 Nel dicembre del 1757 gli eserciti austriaci penetrarono vittoriosamente nella Slesia e s’impadronirono di quasi tutto il paese. Tuttavia seguì ben presto il contraccolpo. Ora Schaffgotsch non osò più di rimanere nella Slesia. Prima della sua partenza egli nominò a .suo vicario generale il degno canonico Francken-berg, al quale affidò la direzione della diocesi durante la sua a.\**nza. Federico non riconobbe il Franckenberg, e nominò a ()up>ta dignità il Bastiani. Il Capitolo del Duomo si rivolse il 10 marzo 1758 al Papa per lagnarsene e questi annullò il 15 aprile la nomina del Bastiani ed ordinò ai canonici di designare dal loro seno un uomo degno. * Schaffgotsch intanto, via Vienna, era arrivato a Roma, ove il l’apa lo accolse in udienza. * In Roma egli non aveva da temere nulla perchè le relazioni fra Benedetto XIV e Federico II erano divenute più fredde; tuttavia il vescovo venne ammonito ad essere fedele verso il suo sovrano. * Però i suoi tentativi di ricon-HiMare il favore di Federico* naufragarono; egli dovette stare •‘‘intano per sempre dalla Prussia e dimorò di qui innanzi nel suo 8'tello di Johannesberg, ove morì nel 1795.’ Ove conducesse la corrente anticattolica in Slesia, si può dedurre meglio che altrove dal caso Faulhaber. Un disertore, per •berarsi da una pena, aveva deposto che il cappellano Andrea faulhaber in seguito a sua domanda in confessione gli aveva [ietto che la diserzione era bensì peccato grave, ma che Dio però 0 perdonava. Faulhaber venne arrestato; egli dichiarò falsa la deposizione del soldato, ma si rifiutò di dare informazioni più t-EHjiAXN III n. 78«. ivi n. 795. 815. 810, 817, SIS. Schaffgotsch non si fece scrupolo alcuno ■ ' '¡“are ili alto tradimento, per ragioni di natura privata, II suo vescovo •’Miliare Alraesloe; vedi Jcxosrrz. Die fi re flauer WeOMtchöfc, Bresla-th >»14. 2». Tnnsi* H ne ¡¡g. ; Lehmass IV n. 11, 12. 13. 15. 18, 19, 25. Cfr. ü. Stutz. Msehofiirahlrrrht 152. * Tìiuseb II 148; Zeitschrift für preutt. (Jctch. loc. dt. 157 «8. ''TETTISI» 2». ' In lettere del gennaio 1748 e febbraio 1763 egli prega il re di Prussia ’ rpnlr Pannato; vedi Katholik 1.856 512ss.: Zeittchrift für prem*. Oetch., ™ 1*~ ss. : fhmm 31 a. Katholik 1S5C, 519: Stetti sui 33: Piot.r. 83. Sopra l’inquieto vagabon-di Schaffgotsch vedi Mt’Tisa 75 ss.