Clemente XIII. 1768-1769. Capitolo V. una commissione apposita.1 Senza lasciarsi turbare dal vieto, la commissione parlamentare,2 che aveva saputo ciarsi un altro esemplare, proseguì nell’esame dell’Isti* . uno zelo, che faceva temere il peggio, specialmente se u non rimaneva fedele alle proprie decisioni.3 Mentre il Segretario di stato, cui Luigi XV aveva dato assicura/i’ a quillanti,4 viveva ancora nella speranza, che la commission. parlamentare si limiterebbe alla soppressione dei privilegi ; !'.'<»•• dine, senza mutare la costituzione nella sostanza, l’awo nerale Le Pelletier de Saint-Fargeau aveva già pres* > Parlamento le conclusioni dell’inchiesta. * L’Istituto, evr- < S'■ neva, era in contrasto colle leggi e libertà della nazione, < r.o-: era mai stato approvato con patenti reali, mai registrai nosciuto dal Parlamento.7 L’esistenza dei gesuiti quale zione religiosa era quindi illegale, tutt’al più potevasi par ar, tolleranza. Se essi volevano rimanere nello Stato, avreb!, ; vuto richiedere alla S. Sede nuove costituzioni non in o ra*t con i principi religiosi e politici della nazione. Queste zioni avrebbero quindi dovuto essere approvate dal re e r< dal Parlamento. I gesuiti francesi dovevano riunirsi a per decidere sui mutamenti necessari nel loro statuto. Er derabile, che in futuro essi avessero superiori nazional . ¡n loc. clt. : •Torrlglanl a Pimi All il 17 (dugno 1701. Ivi 460. Iji con «li corte era composta (il un relatore e di sei commissari. Sebbene di fossero |mh'o favorevoli al gesuiti, si credeva |ierò. che questo I»* avvenuto a favore dell’Ordine» (• Panili» a Torrlgiani il 22 gl api I*'’ ivi BIS). 3 « I-es abhés ( Ini uvei in. Terray et Ijiverdy. Jansinistes furil par suite, ennemis juri-s des Jesuitcs » (Tiieines. HUtoirc I 34». C**T,'’U Jolt V W: ItooitEMoirmx 2111. » • PamlUI a Torrlgiani 1*1 e 8 giugno 1701. Cifre. Xuuziat. di t ■'»15. loc. cit; »Torrlgiani a Panimi il 17 e 1*4 giugno 1701. Ivi 4»). • • « In tanto posso significarle, che S. M. Clir»** ha risposto «Ila del Papa nella maniera più obbligante che si possa dare, e la pili f» ai Gesuiti, dichiarandosi di stimarli e proteggerli, seguendo l'ewni| ■ Ile suoi antenati, e promette loro nell'affare presente tutta l'asslatenM sua reale autorità. Ili«» faccia, che l'esito corrispoqd« al conseguili • questo line, e al termine d’nn afTare. che tanto potreMte es*rr prftfi'i'1 e alla Chiesa in generale e a tutti 1 corpi religiosi in |«articolare * 'T',r glaul a Pamtill il luglio 17t'C*. Cifre. Xunziat. di Francia 460, 1- * ‘Torrlgiani a Panimi il 10 luglio 1761. ivi. • * Pannili a Torrlgiani il ti luglio 1701. ivi 515. * l.e costituzioni gesuitiche furono ripetutamente oggetto di di~"-** * luirla menta ri : il 20 gennaio 1500; lòtti; 23 dicembre MB2; 1002: di r***r occupò Cwrlo IX nel luglio 1568, K lirico III nel maggio ISSO. Knri ” I' «108 (Surra. The *npprc»*i