Il re contro il Parlamento. 187 gio alle tre del mattino dei moschettieri consegnarono a tutti i membri delle cinque camere del Parlamento della « Enquête » e delle due camere della « Requête » l’ordine che li confinava entro 24 ore in determinate città del regno. La suprema sezione del Parlamento, la « Grand’chambre », fu ancora risparmiata e trattò ancora il 10 maggio un caso di rifiuto dei sacramenti, ma non si occupò più di altri processi, nè l’avrebbe potuto, perché gli avvocati sospesero la loro attività. L’11 maggio venne confinata anche la « Grande Camera » e (precisamente a Pontoise. Ma anche colà essa si rifiutò di dedicarsi ad alcunché che non fossero le cause dei sacramenti. Il popolo sulle vie festeggiò i confinati, i quali del resto non andavano mal volentieri nell'esilio, che significava per ’oro una specie di vacanze.1 Le molto voluminose rimostranze del 9 aprile 1553 2 che al re non vennero mai presentate e in tal riguardo mancarono al loro scopo, sono tuttavia degne di menzione perchè in esse s’annunciano i principi della rivoluzione che stava per venire. Dopo violenti attacchi contro le « pretese » del clero veniva esposto al re che egli agiva ingiustamente intervenendo nella giurisdizione del Parlamento per riservarsi certe decisioni e che la resistenza del Parlamento era giustificata. Con altre parole: la nazione della quale il Parlamento si sente rappresentante, sta al di sopra del re. * Il confino del Parlamento portò naturalmente con sé conseguenze assai cattive. L’attività giudiziaria cessò quasi del tutto, lavorava soltanto ancora il tribunale di Châtelet per cause di poca importanza. Gli avvocati e gli impiegati ausiliari rimasero disoccupati, le tasse degli atti giudiziari non vennero riscosse, gli abitanti della provincia non vennero più a Parigi per i loro processi : si calcolava che la città contasse 20.000 abitanti di meno. * Bisognava dunque cercare di creare un surrogato iper i tribunali mancanti. Nel novembre 1753 il re mandò i membri del Parlamento da Pontoise a Soissons, e con ciò la « Grande Camera » era sciolta. Al loro posto vennero introdotte « Camere regie » ; ma nessuno volle ricorrere ad esse; i membri si radunavano e si scioglievano di nuovo un quarto d’ora dopo.5 In provincia gli altri Parlamenti si riunirono con quello di Parigi nella resistenza al 1 Glasso* II 195 : Cahes 5-t * (Nivelle] III 67S-708 <00 capitoli). * « Il y a dans ses remontrances nn reflet de la doctrine nouvelle qui c»mmencnit à se faire, jour et suivant laquelle la nation est au-dessus du roi, comme l'Église est au-dessus du Pape ». Glasso» II 199. Si chiamarono queste rimostranze « le coup de tocsin avant-courreur de la révolution ». Bto5AUiT »STT I 347. 4 Glasso* II li«*, 206. * Ivi 203, 206, 209