Opere biografiche e storiche. 139 menicaJio Tommaso Maria Mamachi,1 il quale dedicò al Papa il primo volume dei suoi annali detH’Ordine domenicano.2 Le biografie di rpapi e cardinali di Mario Guarnacci3 devono a Benedetto XIV non soltanto la loro origine. Essi dovevano rappresentare la continuazione dell’opera condotta dal Ciaconio e Oldoin fino a Clemente IX. A tale scopo Guarnacci ebbe il permesso di profittare degli archivi.4 Benedetto trovò ancora il tempo di dargli una minuta istruzione sul modo di trattare l’argomento, evitando di perdersi in particolari. Prima della stampa fece esaminare l’opera da altri dotti ed egli stesso corresse 'la sua propria biografia che era condotta fino alla sua elezione a Papa.5 L’opera arriva quindi fino al 1740. Evitando ogni polemica, essa si limita ad esporre dati e fatti in modo sicuro e positivo. Un completamento a ciò è dato dal lavoro ancora apprezzato di Ridolfino Venuti suJlle medaglie dei Papi da Martino V fino a Benedetto XIV. Il minorità Antonio Pagi, il giovane, continuò il riassunto della storia dei Papi, cominciato da suo zio; egli ebbe il permesso di dedicare il lavoro al Papa e venne incoraggiato a compierlo da un breve elogiativo del Pontefice.6 Della storiografia si rese benemerito anche il generale dei domenicani, Tommaso Ripoll, pubblicando il grande bollario dell’Ordine ; quando, già vecchissimo, ammalò, il Papa si recò a fargli visita più volte. 7 Benedetto XIV salutò con gioia il progetto del Governo spagnuolo di fondare una accademia per lo studio della storia ecclesiastica della penisola iberica e mise perciò a disposizione delle fonti d’archivio.8 1 Lettere di uomini Mastri 5S. 2 Annate* orti. Praedicat., Roma 1750. 1 t'ir. Renazzi IV 334 s. 4 Guarnacci I. Praef. xii. Anche la dedica del I volume è fatta al Papa. 5 Heeckeren li 101. 6 * « Dilecte Ali etc. Pater Procurator Generalis vestri Ordinis ad Xos fctulit quatuor antiquos Libros de Gestis Romano rum Pontllicum et etiam Ubrum quintum a te nuper editum, et Nobis dicatum, una cum aliis mune-ribus, quae omnia Nobis, tuo nomine, dono dedit. Libenti animo omnia acce-P'inus, tibique ex corde gratias agimus. Lectioni quinti Libri proximo mense Octobris operam dabimus, et ex nonnullis quae cursim legimus, videmus te slrpnnam operam navasse, egregie facinora Nostro rum Praedecessorum tuis ^riptis illustrando. Ea profecto merebantur egregios scriptores; sed nullus, Pfaeter te, Patruumque tuum, repertus est, qui rem prò dignitate perficeret. *erge itaque, dilecte fili, nec manum a calamo et atramente submoveas: sed, ,,,lae supersunt, adimple. Scias Xos esse tui amantissimos, semperque promptos, ,]t rem gratam oblata occasione pro te faciamus. Tibique interea Apostolicam pnedictionem impertimnr ». Datum Romae apud S. Mariam Maiorom die ^eptembris 174S, Pontlflcatus Xostri Anno nono. Epixt. ad prinr. 241 p. 35, rchivio segreto pontificio. ' Merenda, * Memorie, loc. cit. * fìoìet. de la Acad. de la Uixtoria LXVIII (1910) 7Gss., 418 s., 435 ss.