166 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo III. Inoltre Benedetto XIV donò alla Vaticana anche vari altri manoscritti, così un prezioso Pentateuco cristiano, un commento di Dante e i disegni di Pier Leone Ghezzi. Infine cedette alla Vaticana i manoscritti a lui lasciati in testamento dal missionario Fouchet sulla religione e storia dei cinesi e un volume degli atti del concilio di .Costanza che gli aveva regalato l’abate Norberto di Wilten.1 Il Papa, che rivolse le sue cure anche agli archivi romani,2 coronò il suo mecenatismo col fare iniziare il grandioso progetto della pubblicazione di un catalogo esteso e completo di tutti i manoscritti della Vaticana, progetto che venne ripreso appena sotto Leone XIII. L’opera gigantesca, che doveva rendere accessibile a tutti gli studiosi i tesori della prima collezione di manoscritti del mondo, era calcolata in 20 volumi in-folio, dei quali 6 avrebbero trattato i manoscritti orientali, 4 i greci, 10 i latini, gl’italiani e quelli scritti in altre lingue europee. Stefano Evodio e Giuseppe Simone Assemani cominciarono coi tesori orientali. Nel 1756 essi poterono consegnare al Papa il primo volume contenente i manoscritti ebraici e samaritani.a Seguirono nel 1758 e 1759 ancora due altri volumi che registrarono i manoscritti siriaci. 1 Carini 113 ss. 11 ‘Breve di ringraziamento all’abate Norberto dat. 1754 IV Kal. Mal., in Prine. 241. Archivio segreto pontificio. 2 Per l’Arehivio segreto pontificio fu di gran vantaggi« la nomina di G. Ga-rampl nel 1740, il quale, creato prefetto il 1° agosto 1751 dopo la morte di Ronconi. prese in mano energicamente la catalogazione; vedi Denghl, Garampis Tätigkeit 3 ss. Benedetto XIV acquistò per la Santa Sede anche le carte di Clemente XI che erano rimaste nelle mani degli Albani (vedi Heeckebex II 15Ö) e provvide per la sicurezza degli atti in Castel S. Angelo : vedi Rooocanachi, Le Chàteau St.-Ange 191, 232 s. Cfr. Kraus, Briefe 57 ss. Sulla erezione dell’« Archivio del Tribunale delle Strade » avvenuta nel 1743, cfr. Gli Arcft. ¡tal., Rivista VI (1919), 165 ss. Cfr. Forcella I 82. Per l’Archivio segreto pontificio vennero anche acquistati 307 manoscritti, per lo più nel Fondo Pio (vedi * Catalogo dei libri della Biblioteca di casa Pio. fatti acquistare dall’Bm. Valenti per l'archivio nell’anno 1753 in Archivietto I f. 148, ivi), del pari per 25 scudi il manoscritto di Bernardo di Napoli (su lui vedi Brksslau, Urkundenlehre II2 1. 267, n. 6), Reg. Vat. 25* A. con contributo di Benedetto XIV, « qui in colligendis apost. sedis monumentis nulli parcit suratni, nulli labori, nullique diligentiae ». a Bibliothecac apostolicae Vaticanae codiami mas. Catalogni< hi tre» partes distribuì un, in guarani prima orien talen, in altera graeci, in tertia Ultimi italici aliorumque curopaeoruin idiomatum codice»: Stephanus Evodius Asse- MANU8 AKCHIEPISCOPUS APAMEN SIS, ET IOSEPH SlMONtUS ASSEMANtS ETUSDEM bibuothecae praefectc s... illustrarunt. Paris. Primae Tcmius primus. complec-tens codices ebraicos et samaritanos, Romae MDOCLVI. Ex typographia lin-guarum orientalium Angeli Rotilii, in aedibus Maximorum. Sulla sorte dei quattro primi volumi stampati fino al 1768, la quasi intera edizione dei quali fu vittima di un incendio, vedi Blume III 98 s. Dopo di ciò venne sospesa la stampa.