064 Clemente XIli. 1758-1769. Capitolo V. sue conseguenze funesta.1 Fosco è il quadro, che il Ricci in tal* occasione fa delle condizioni finanziarie di allora deU’Orditu Le provincie italiane, ad eccezione della Sicilia e di Napoli, erar > in strettezze. Quelle dell’Assistenza tedesca si trovavano per la maggior parte nella stessa situazione sfavorevole: la Slesia era smunta, l’Austria e la Boemia, che erano in condizioni alquanto migliori, avevano dovuto prestare all’imperatrice per la guerra di Slesia alcune centinaia di migliaia di scudi, la Polonia • i vedeva esaurita dalla guerra, inoltre il denaro aveva perduto notevolmente di valore per le manipolazioni monetarie di Federi ■ II. Il mantenimento dei più che mille gesuiti portoghesi cacciati portava grandi spese, a cui dovevano contribuire tutte le provincie, eccetto le francesi, quasi schiacciate dai propri debiti. Essendo la Francia completamente esaurita dalla guerra terr. tn-e marittima, un prestito interno, anche se non fosse stato proibito, aveva preventivamente poca speranza di successo. Una supplì' ' al re, infatti, ebbe per risposta da parte del ministro, che egli concedeva di prendere in prestito 3 milioni di lire dovunque, salvo che entro il regno. * In tale imbarazzo i gesuiti francesi si rivolsor" ai confratelli spa&nuoli, e vi trovarono altresì volonterosa condi" vn-denza. Poiché il Generale temeva, che in tal modo le provincie -P** gnuole fossero coinvolte nella rovina, egli dette bensì il perm«*' ii fornire danaro, ma colla riserva, che i beni dell’Assistenza p»-gnuola non potessero essere ipotecati per ciò. I commercianti, però, dichiararono, che intendevano prestare i loro danari solo dietr.' garanzia mediante valori interni.4 Ma quando Luigi XV imi* v'!" la sua regia parola per la sicurtà dei beni gesuitici in Franci.'’ «* Clemente XIII per intercessione del nunzio impartì al generai« Ricci le dispense necessarie, " questi concesse la facoltà richi«'"® « * Beau vai» a Klcci il 28 dicembre 17«!«). Francia 4»: • Salvai a K 1 ‘ 2 febbraio 1761. Ivi: * Ricci a «¡rifTct 11 4 novembre 1761. Kpisl. G*-»- *' 'r’ * I Padri di Tarisi motivarono In loro richiesta con 1 permessi troppo * il generale Visconti aveva dato al I .a va lette. .Ma il Ricci replicò, che In l'archivio dell'Ordlne non si trovava nessun documento del genere. .V ^ mlll concessioni non venivano fatte mal. Iji lettera del 1*. Kifvbat addici» ^ creditori ( IUxhkmoxteix 115) non prova nulla, perchè vi si dice soltanto. 1 ^ II Generale concede la facoltà domandata ; In che iiuesta consiste»**-. ''^ • indicato, inoltre essa è fatta dlpemlere dal consenso del Provinciale di r (loc. clt.). Cfr. anche Ricci, • /storia 10 s. _g) »Ivi 25: Hikiikmo.xtf.ix 244 n. 3: * Ricci a «irifTet 11 4 novembre Flii*l. firn, secretar. * Rociirmoxtmx 245 s. , ( * Ricci. • Istoria 2«: • Ricci a tJriffet il li ottobre 17«»1. F.pist. G< » ",T( ^ * lucci, • Istoria 2!*: • Ricci a Cornejo 11 18 novembre 17«»1. A.1'1 '1 sccretae. ^ k * * Torrigianl a Paintili 11 4 novembre 1761. Xnnliat. di Franroi Archivio segreto pontificio.