560 Clemente XIII. 1758-176». Capitolo III. dell’appoggio dell’esperto vescovo coadiutore. Inoltre egli protestò, che sotto la sua direzione non sarebbe portato alcun nocumento ai diritti della S. Sede, e che lo Hontheim non ricono' . » di essere, come veniva imputato, l’autore del « Febronius Ma già con questa lettera dell’Elettore s’incrociò un sfrondo reclamo di Roma,2 che peraltro non era motivato. Nella nu< a risposta dell’arcivescovo,3 basata sopra un abbozzo di Honthe n.. era detto novamente che il vescovo coadiutore aveva amenti? pubblicamente nelle gazzette tutte le voci, e non aveva mai applicato nell’esercizio del suo ufficio, in consigli od azioni, principi febroniani. A questa replica elusiva e deliberatamente ingannevole seguì una replica tanto più decisa da Roma. Il cardinale Albani scrisse,4 che la difesa di Hontheim da parte dell’arciv< ^ « completa ed energica com’è », sarebbe bensì in generale jmts basiva; « ma, poiché il Santo Padre ha assicurato ed assicura • vescovo coadiutore all’arrivo della lettera da Roma era già tito per Treviri, sua sede di ufficio, e quindi egli non pott-va indurlo al passo desiderato dall’Albani; bensì lo richiamerebbe a » sua corte solo in occasione di pontificali o per altri motivi J genti. Ancora nell’autunno dello stesso anno ebbe luogo un colloqu su Febronio tra Hontheim e il nuovo nunzio di Colonia, Caprar» Allorché il nunzio alla fine di ottobre annunciò una visita corte dell’EIettore di Treviri in Coblenza, gli fu inviato ¡nc'1^ fino ad Andernach con una carrozza di corte il vescovo coadiut' i lettera ilei 2*5 manto 1708, ivi (17. * Del 30 marzo 17Ì5K. » Del 14 aprile 17«». In Mejix (58 ». * In (lata 4 maigcio 17B8. Ivi (Kts».. 3»7 s. i mi«* • » Delle ilne redazioni (Ivi atOss.) fu certo scelta la prima, che < 1 I*>r(are la data. 23 massio 17*18. ___ * (*fr. in proposito Mura 73 ss. e la relazione stesa la sfra *• /¿¿imf* lloiitheliii nelle carte del KriilTt. ivi liti* ss. ; inoltre ScnXtl'OEt. /■'" .YnhKn* 752«.