508 Clemente XIII. 1758-1709. Capitolo IV. Nella speranza di potere ancora calmare la tempesta il P;i decise di rispondere secondo la decisione della Congregazione. | , Breve del 2 agosto 1759 egli concesse ad membri della Mesa consciencia 1« facoltà di procedere contro chierici e rel¡K¡ esclusi solo vescovi e prelati più alti, e di pronunciare su di e-" le pene stabilite dalla legge, compresa quella di morte, in quan! essi venissero trovati colpevoli del tentato assassinio.! Conti n poraneamente Clemente XIII diresse a Giuseppe I due lettere Nella prima gli dà notizia del permesso concesso, ma agii''ini: la preghiera, che il re non permetta che soffrano gl’innixen: coi colpevoli, e lo scongiura di procedere con spirito di mitezn e di risparmiare al popolo cristiano l’orrendo spettacolo d>. spargimento del sangue di sacerdoti. Con questa intercedi'r egli ritiene di agire secondo lo spirito della Chiesa, la quale infat: anche nella consegna di un malfattore al braccio secolare comp • tale intercessione. - Riguardo all’espulsione dei gesuiti Clerw t espresse in una seconda lettera il suo profondo dolore a! ™ narca per la decisione da lui presa, ricordò le benemerenz«1 procedenti dell’Ordine verso la Chiesa, il molto bene ch’esso ai operava in tutto il mondo, le lodi tributategli dal re e dai - * antecessori, e la cattiva fama che una espulsione così obbrobri gli procurerebbe dappertutto. Non si può far scontare a tutt l’Ordine la colpa di taluni membri. Per quanto riguarda gli a*iu' introdottisi, si proceda colla visita, il papa sarebbe lieto di dare la sua opera per ristabilire la floridezza primiera. L’estirpaz::on* completa della Compagnia non sarebbe giovevole, nè all’onoiv d. Dio nè all'utilità dello Stato. Alla fine il Papa tornava a pn g» instantemente, che il re non effettuasse il suo proposito, ciò arr> iherebbe al Vicario di Cristo il più gran dolore. Con questo passo Clemente XIII sperava di poter anche allu tim’ora calmar la tempesta. Ma l’inviato portoghese Almada. già da lungo tempo aveva avvelenato l’atmosfera politica coi intrighi, libelli e false notizie,4 tornò anche adesso a imi*’“1' ' Klproduzione «■ traduzione portoghese in [Ititcml 1 miss. Q«i ,l' è 11 asosto, certo un errore di lettura, perché le lettere vennero spedi1, nella notte dall'1 al 2 agosto. Tale data è |«oi passata uel Iti'H-tin nii* XIII. Itonuie 1835. I 217 e Prati lstí. I 37. nella WpIntWM*1'*' * *piiiiili'nz fin* dm Jalirrn ll.til unii 11 Uh hetrifj* dii' UctlrafUHir * * * ’ nini/ dir Ienhilen nu« l'uriut/nl. liottingcn 1850, 12 ss., ete. ! Originalo in Xun;ial. di Pori. 2tKt. Iih\ cit. ; testo latino e trsdn portoghesi“ in I ItiKQt| I 150 ss. * Originale in Xiniziai, di Pori., li«-, cit.: a -«lampa iu IHikmI I l‘"( * * Acciaioli a Torrigiaui il Iti settembre 175«. Xiniziai, di V"" * loc. cit. Ni stessa opinione esprime aui-lie il card. Segretario di stai1’ sua lettera ai nunzio del 1S ottobre 175B: « Almada. il quale non commercio con altri che con |ieraone fanatiche e male intenzionate.