Lettere eli Clemente XIII dirette alla Francia. 537 proibito il catechismo del Mésenguy e levata la voce contro la condanna dell’istituto della Compagnia di Gesù. Non gli manca dunque la buona volontà; il vescovo per parte sua faccia quel che può. Idee simili esprime Clemente XIII in tutta una serie di lettere dirette in Francia.1 Si vede da esse, come il silenzio del pontefice in Francia venisse male interpretato. Dalla parte ecclesiastica esso ebbe per conseguenza che non si vide chiaro ciò che il Papa pensasse sugli errori del tempo; gli avversari, invece, propalarono che a Roma si erano finalmente accorti dell’infruttuosità delle ordinanze pontificie contro Baio, Giansenio, Quesnel.3 Al Papa venne rimproverata debolezzas rispetto ai giansenisti. Per suo conto, Clemente XIII torna a far valere ch’egli ha confermato la circolare di Benedetto XIV e condannato Mésenguy ;4 dice che, per le empietà contro i sacramenti, Dio permette le sciagure che colpiscono la Francia;5 la radice ultima di tutto, però, è il giansenismo, che ha suscitato il potere laico contro i vescovi; allorché l’eresia sembrava estinta, essa è sorta a nuova vita e proprio adesso pensa di poter attuare i suoi piani. • Non manca il lamento che anche alcuni vescovi, pochi soltanto, per verità, approvassero le usurpazioni del potere secolare, le aiutassero, o almeno facessero mostra di non veder nulla.7 Invece l’arcivescovo Beaumont riceve la debita lode. * In tutte queste lettere torna l’esortazione ai vescovi *lla concordia reciproca ed all’unione colla Santa Sede. 1 I! 9 novembre 17*»S al vescovo I>e Patelan di Riera. Ivi 828 ; a I) Arche «alena. Ivi 890; a Kansset Roquefort di Béziers, Ivi 831: a De Ohampflour Mlrepoix, Ivi «35; il li» novembre 1703 a Bauyn di l'aes. Ivi 838: il 7 di-«*»l-re 17«« al vescovo di Montpellier, Ivi 887. e a De Morel de Mons di VI-»*<•«. Ivi n3»; » 14 dicembre 17iB a IH- Marcel di Couserans. Ivi N-tl; 11 1» ago-•*» a Ile Montlllet di A neh. Ivi 887; Il 1* ottobre 1704 a Montmorln di •■•nere*. ivi wm>; II 4 novembre 1704 a Montesquloti di Sarlat. Ivi !Mil : il H novembre 1704 a De Henry di Tonrs. Ivi I««. * Al vescovo di langres, Ivi 1100. n. 3: a quello di Baiona, Ivi 830. n. 2. ! ■ Molliti»! « ; u| vescovo di Sarlat, ivi !XB. n. -• * lTl 888. n. 3. » Al vescovo di Riera, ivi S2H. n. 3: al vescovo di MI repoi x : « quarn qui- horrendam in augustlssinmm Cbristl corpus inlnriam Iure Mnspleuiur malorum sii|ht Galllcanum regimili tradisse molem » (Ivi 885, n 11. * '*^1 FIHum... indignlssime stlpatnm satellltlbus duci ad ludibrinm et cooto-““•Itam ». è detto Ivi 841. n. 1. * 1*1 832. n. 3; 835. n. 1. ’ All'arcivescovo di A neh. ivi $98 s.. n. 2. tfr. ivi <*00. n. 2 contri» gli uomini ** Partito di mezzi». * • Est inter vos episcopali dignltate vlr et summa «enectute venerabili*. ,m dlstrlctum in A post. Sedem gladlum strenue retudit. Mlrum in extreina *"«te »ersantem tantas edldisse vires. seil unum fnlsse. qui In barn: gravi**!-8v*rn ‘‘•nsam descenderit mlrum magis » (Ivi >CI8. n. 5). Per la sua Istruzione ”>l ««ulti il Iteaumont ricevette Brevi assai laudativi dell'8 o 15 febbraio 1.0*. R4,ì**fLT 11 90». .