Preoccupazione del Papa per i principati ecclesiastici in Germania. 1005 ai cattolici in forza dei trattati di tempi più felici. Egli pregava perciò il re, che si chiamava; primogenito della Chiesa, a voler intervenire. Nello stesso senso egli si rivolse alcuni giorni più tardi aU’imperatore Francesco 1.1 Le preoccupazioni del Papa si rinnovarono quando gli avversari di Federico II, il 26 marzo 1761, proposero un congresso della pace in Augusta e la Prussia coi suoi alleati si dichiarò d’accordo. Ancora una volta, quando nel 1761 divennero sempre più insistenti le voci di danni imminenti ai principati ecclesiastici, Clemente scrisse ai re di Francia e Polonia come aU’imperatore,3 a Maria Teresa,3 al principe elettore di Baviera 4 e al re di Spagna.5 II congresso per la pace di Augusta non ebbe luogo, ma le preoccupazioni del Papa rimasero e lo indussero ancora una volta nell’ottobre del 1762 a rivolgere lettere di monito e di preghiera a Parigi e a Madrid, 0 a Varsavia e a Vienna, all’imperatore e all’imperatrice.7 Imminente era il pericolo di secolarizzazione per Osnabrueck ove, in base alla pace di Vestfalia, regnava alternativamente un vescovo protestante e uno cattolico. Come Clemente scriveva a quei cattolici,8 egli si era rivolto per mediazione al re francese, quale protettore della pace di Vestfalia. Gravi cure procurò al Papa la sua città materna Venezia. Fin dal principio del suo pontificato con un amichevole autografo compose le vecchie differenze, * e nel 1759 mandò alla città della Laguna la Rosa d’Oro, le concesse il diritto perpetuo di nominare un uditore di rota;10 le diede poi come alle altre grandi potenze, il suo cardinale 11 e a quella chiesa in Venezia ove una volta aveva ricevuto il battesimo, concesse particolari privilegi.13 Ciò nonostante non gli furono risparmiati gravi urti con la sua città natale. Leone X aveva dato ai greci in Venezia il permesso di costruire per il culto cattolico una propria chiesa che doveva sottostare immediatamente al Papa. Paolo III rinnovò questo privilegio e decreti del consiglio di Stato del 1534 e 1542, del Senato del 1720 e 1721 gli concessero l’approvazione statale. Ma ora sotto » Il 1S novembre 1738. ivi 62 s. Cfr. a Clemente Augusto ili Polonia il 10 gennaio 1739. ivi 107. * Il 13 maggio 1701. ivi 1504-506. 3 II 17 maggio 1761, ivi 307. * Il 13 giugno 1761. ivi 518. * Il 17 giugno 1761. Ivi 528. * 11 6 e 7 ottobre, ivi 712». * Il 9 ottobre. Ivi 714-716. » Il 26 marzo 1763, ivi 748. » Vedi sopra ipag. 476. »• Novaeb XV 17 s. >i Vedi sotto png- 1023. i2 II 10 febbraio 1759. Bulk C'ont. Ili 101.