La beatificazione di Bellarmino. 239 3 gli furono sfavorevoli: Passionei, York e Corsini. I nemici dei gesuiti avevano svolta una febbrile attività per impedire la beatificazione. 1 Passionei tentò in tutti i modi di sminuire il Bellarmino, ma Benedetto XIV disse espressamente che le sue ciarle non facevano su lui alcuna impressione.2 Senonchè i difensori delle libertà gallicane in Francia vedevano nel Bellarmino il loro mortale nemico; Benedetto non volle « gettare olio sul fuoco » e deci.-e di lasciar dormire la cosa « fino a che il toro era ancora infuriato».3 Quando nell’anno seguente venne a Roma come ambasciatore il Choiseul, questi ebbe l’incarico di fare delle rimostranze contro una riassunzione della trattativa, dichiarando che la santificazione del Bellarmino non verrebbe mai riconosciuta in Francia.4 II ministro Boyer scriveva in quest’epoca al generale dei gesuiti che, a scanso di suscitare del chiasso, chiunque poteva venir elevato agli onori dell’altare piuttosto che un gesuita e qualunque altro gesuita piuttosto che il Bellarmino. La canonizzazione di costui diventerebbe per gli aderenti del Parlamento un pretesto per pubbliche scene scandalose.5 II processo venne riassunto appena ai nostri giorni, riattaccandosi alle dichiarazioni sulla santità del Bellarmino sotto Benedetto XIV.6 In senso sfavorevole si espresse Benedetto sul processo per la canonizzazione del suo antecessore Innocenzo XI.7 Se l’ostilità contro la Compagnia di Gesù aveva per intanto reso impossibili le onoranze del Bellarmino, questa stessa ostilità favorì invece un altro processo di beatificazione, quello dell’avversario dei gesuiti Palafox.8 II primo pensiero di fargli que- If maggio 17X5, II 265). «Nous savons parfaitement ce qu’en bonne justice nons devons faire, mais en même temps nous voyons le danger auquel nous Ef,us exposons en la rendant » (allo stesso il 25 luglio 1743, ivi 280). 1 Rosa 14 ss. * « Nous avons dit au général des Jésuites que le retard de la cause ne ["■' venait pas des pauvretés [ciarle] débitées par le cardinal Passionei, mais <*** tristes circonstances du temps; que ne voulant pas jeter de l'huile sur le f,,u. nous croyons ainsi rendre service â la cause ». A Tencin il 29 agosto 1753, ivi 2*8. * Allo stesso il 19 settembre 1753, ivi 292. 4 Que certainement pareille canonisation ne serait jamais reconnue en 'rance ». Boutry 237 s. * Régsaiîxt, H eau mont I 259. Sulla storia della santificazione del Bellarmino cfr. Droo.v nelle Recher-