La dottrina di Ilontheim sul papato. W7 Ch:rtw universale. Questi, infatti, sarebbero diritti della totalità dei vescovi, successa al Collegio degli apostoli. Segue da ciò la • jf-riorità incondizionata del concilio universale sul Papa; solo il concilio possiede il diritto di definizioni dommatiche obbligatorie, della legislazione per la Chiesa intera.1 Vero è che, se il concilio r.< n è adunato — esso del resto farebbe bene a stabilire da sè ogni • Ita la .sua prossima riunione! — esiste in ambedue le cose un diritto d’iniziativa del pontefice; ma definizioni e leggi disciplinari del Papa divengono obbligatorie solo coll’assenso esplicito od anche tacito della Chiesa universale, colla loro accettazione nelle Chiese nazionali e nelle singole diocesi. Giacché, per quanto la parola ed -ni manifestazione di volontà del Papa debbano essere accolte eoo rispetto, pure in sostanza esse non debbono valere più della ?»rnla di ogni altro vescovo. Precisamente, ristabilire i vescovi nei oro Ugualmente sottratti poteri originari, inalienabili, perchè di-' ni. ridare altresì le loro antiche funzioni alle antiche istanze "termedie, come sinodi metropolitani, provinciali e nazionali, è !» tendenza fondamentale positiva del libro, il rovescio dello scopo oefitivo: restringere il Papa ai suoi diritti voluti da Cristo. N’on invano l’autore ha studiato per due decenni la letteratura di opposizione. Da questa è passata in lui tutta l’amarezza e l’osti-iità contro Roma e la Curia romana, — l’erede degenerata delimita, veneranda Chiesa romana, come egli dice, — e si esprime suo libro. • Già il presunto scopo, a cui questo vuol servire — -* riunione delle chiese separate colla Chiesa cattolica, * — dice »•’Stanza chiaro, ove sia da cercare l’ostacolo all’unione, e anche *’ di fuori di ciò esso riempie il lettore di odio e disprezzo verso I*0®*. come la massima apportatrice di danno alla Chiesa. Tutte * Iattanze e le accuse contro la Curia vengono rinnovate, e cul- Hontheim cita per questo fra gli altri il mio geniale compatriota i"46 <11 <’usa. ma senza osservare, che 11 Oisau» ha corretto molto pr.-*t<> - »«l.-,i,uo (lvt ltM, * Il linguaggio di esso <• piuttosto quello del giansenisti che de ga 1 an *na piena concordanza con quelli In tale dottrina Idei Primato], nella “«•»■r* »torta ed offensiva di trattare la Santa Sede. è visibile dii una gran di (ussi seguati