Sistemazione dei Musei capitolini. 131 nedetto XIV per il suo museo, ove vennero murati nelle pareti dello scalone. 1 Sul collocamento dei tesori colà riuniti informa il catalogo compilato da Ridolfìno Venuti e pubblicato nel 1750 dal custode del museo capitolino, marchese Giovanni Pietro Lo-catelli.2 Le opere principali erano collocate al piano superiore. La prima sala, detta stanza del « vaso » da un bel vaso di marmo trovato presso la tomba di Cecilia Metella, custodiva i rilievi più preziosi, i sarcofaghi con le miuse, la battaglia delle amazzoni, il mito di Endimione e il destino dell’anima umana. La seconda sala intitolata ad Ercole, uccisore della Idra, custodiva Amore e Psiche, la Psiche tormentata, la vecchia ubbriaca, le statue di bambini col serpente, la maschera di Sileno e l’oca, nel mezzo l'Agrippina seduta, sulla parete la Lex regia, innanzi alla quale Cola di Rienzo spiega i poteri del popolo romano e che Gregorio XIII aveva fatto trasportare là dal Laterano. Nella grande sala centrale, illuminata da* tre finestre, stavano una di fronte all’altra le statue di bronzo di Innocenzo X, costruttore del palazzo e Clemente XII, fondatore del museo. Fra la moltitudine delle antiche statue ivi riunite, tra le quali la Giunone di Ceci, la Vestale e l’amazzone di Sosicle, erano collocate nel mezzo cinque statue considerate come capolavori : il Gallo morente, la statua di giovanetto della Villa Adriana, falsamente chiamata An-tinoo. un sacerdote egiziano della stessa origine, Arpocrate, il dio del silenzio, e il discobolo completato come guerriero da Monot. La contigua sala dei filosofi conteneva anche busti di altri uomini celebri e non celebri. Nella sala dei busti degli imperatori che erano ordinati cronologicamente si trovava anche la statua colossale di Ercole fanciullo di vende afanite e la cosidetta Flora. Anche il corridoio era pieno di statue antiche e così pure un locale attiguo. Al pian terreno Benedetto XIV fondò nel 1748 un Museo egiziano il cui fondo principale venne costituito da imitazioni romane statue egiziane che si erano trovate nel santuario di Serapide •Canopus) della villa Tiburtina di Adriano. Qui trovò posto anche 1 * Avviso del 14 novembre 1750, Cod. ital. 199, loc. clt. 2 « Museo Capitolino o sia Descrizione delle statue, busti, bassorilievi, urne " P°lcrali, iscrizioni ed altre ammirabili ed erudite antichità, che si custodi-'"»no Palazzo alla destra del Senatorio vicino alla chiesa d’Araceli in Cam-'"d'jglio j, Roma 1750. Ofr. Justi II 139. Nell’appendice del catalogo p. 69-71 * ''°ta de’ preziosi e rari marmi, che dalla munificenza del regnante Sommo "Htefice Benedetto XIV sono stati al Museo donati ». Un * Avviso del 10 gen-1751 dice che il museo sotto Loca tei li si è aumentato del doppio {Cod. ital. W, loc. clt.). Cfr. Platneb II 2, 328 s., 333 s. ; H. Mackowski, I. G. Schadow, Orlino 1927, 74 s.