t!3tt Clemente XIII. 1758-1709. Capitolo V. dell’Ordine in Francia: essa è stata altrettanto spesso afferm: e vivacemente negata. - Anche se non si può dimostrare una vira lega tra il Parlamento e il ministro, pure già fra i suoi contemporanei fu largamente diffusa l’opinione, ch’egli facesse un doppio giuoco, mostrando ufficialmente di voler salvare i gesuiti, mentre-sottomano incoraggiava tacitamente e favoriva i Parlamenti, pure addirittura non li incitava. Lo Choiseul, creatura e ammiratore di Madama Pompadour, era privo di convinzioni religiose; esteriormente faceva il cattolico, nei suoi sentimenti intimi era molto vicino alla filosofia illuminista del suo tempo. * 11 cardinale Segretario di stato Archinto. per verità, gli fece l’elogio di aver saputo unire quale inviati in Roma col servizio del suo signore quello della religione, della Chi' a e della Santa Sede;4 ma alla Curia si credette già per temr • ch’egli fosse un nemico dei gesuiti e avesse una cattiva opinione di Roma.5 A Roma si comprendeva pienamente, che lo Choiseul durante una guerra infelice non volesse irritare i Parlamenti, da cui la Corte e il governo dipendevano finanziariamente, m misure aspre, ma non ci si nascondeva altresì, che questi corpi divenivano tanto più potenti, quanto più se ne aveva timore Allorché il cardinale Segretario di stato Torrigiani espres sospetto, che il Parlamento parigino dovesse avere alla Corte appoggi segreti, : il nunzio Pamfili ammise bensì la cosa, ma ritenne che il motivo principale per la potenza crescente di quello fosse !a ricercare piuttosto nel favore popolare, e soprattutto nel dei’ contegno della corte; il re non poteva slanciarsi a nessun passo energico, perchè temeva, che altrimenti il Parlamento sospende' • 1 CairnSKAV-J01.Y Va 201 ss. ; iSchmiut. (leurkirklr IV 7!H s. : Bavi-' l lui*.. II 21 sji. ; ItiHrKKK MIO s. * Thmnkx. Ilitloirc I liv ss. ; Iti li mut1 15*4 s. U U vnkk aderisce In lcir''" al Theiner collii liinitnxionc: « Yon eineiu nii$tehorigen Kintloss auf die l’ut'1' mente wagte Uni (Clioisctil) «lier aneli Monttmrre.v, »ter zit «>lner Vw*'*"'" M-bnft (rehorte. nlelit freizuspreclien » ( t ranztìt.-Getrh. IV 530 11. 1). Cfr. I.AVISSK-t'AKRÉ Vili 321». Per In chiesa <1! Voltaire a Ferney lo Choiscal procurò ila Moina rell'i"-' * Torri stani a PaiufUi il 22 luglio e 2 settembre 17*41, \iniziai, di Fra»'"' «n A. loc. cit. * • Archinto a Gualtieri il 20 aprile 1757. ivi 442. * * Torrigiani a <ìmiltieri li 2!) novembre 1758, Ivi 450. Già in ocr»*"1*' •iella cacciata ilei gesuiti «lai Portogallo lo l'hoisenl aveva asserito, che I ni" uarrhl avevano il diritto ili espellere gli tirilini religiosi ilai loro Stati, se ,|,>n s«‘mliravi:no loro pili utili (• Torrigiani a Gualtieri ITI luglio 175S». ivi). Di raf'1" munenti analoghi ‘riferisce