OSO Clemente XIII. 1758-176!». Capitolo V. nuovo vicario o confermava il precedente, ma la durati di questo non poteva superare i sei anni. In caso di gr;. o per altri giusti motivi il Generale poteva deporre il \ : il consenso del re, ma solo a patto che si recasse per.-' in Francia e colà gli facesse il processo con il consen>' narca. Ai subordinati rimaneva aperto il ricorso al cap delPOrdine, e questi aveva libertà di concedere dispen-messi, colla restrizione che non ne venisse perturbato mento esteriore del vicario generale. Nè ordinanze del t•• nè decisioni delle Congregazioni generali dovevano avi in futuro per la Francia se non con il consenso del re. L I- ' veniva lasciato per il .resto intatto, e il vicario genera! governare nel proprio ambito secondo gli statuti dell’Oni • stenti. A queste stipulazioni erano legati anche i Generali La Corte, che aveva contato quasi sicuramente sul del Ricci, si trovò dopo il netto rifiuto della sua domami barazzo non lieve. * Nonostante l’irritazione, però, non ordinare addirittura l’elezione di un vicario generale cr.nt * volontà del Papa e del Generale dell’Ordine. * I commissari si riunirono il 23 febbraio 1762 per nuove consultazioni, a furono chiamati anche quattro gesuiti. * Era venuto fuori ur. nuovo piano. Il Ricci, invece di istituire un vicario genera ‘-veva conferire i poteri di questo ai singoli provinciali. Si tr< v»v» una contraddizione «Ile leggi dello stato nel fatto, che un<> ''T*-niero esercitasse la giurisdizione immediata su soggetti «<’ 1 anche vescovi esteri dovevano pur nominare per la parte fra: della loro diocesi un vicario generale; perfino le ordinanze i- v fide abbisognavano dell’exequatur regio per avere in Frar. ■» lore legale.5 > Itouth n Iti col 11 ls evnnalo 1762. In Roratuoxnn 288 n. ' ' ' le • relazioni di CSnlvnt e Fièrard a Ricci del 18 gennaio 17<i-‘. dall’* 1 !‘ tre • Frey a Ricci il il gennaio 17*ti. Ivi. * • Pnmflli a Torri glanl II 15 e 2U febbraio 17«2. Cifri-. X**:<'>< * ' ria 5115. loc. clt. wi » • Panali II Torrigianl il 22 febbraio 17K2. Ivi: • Torri*!*ni » • il 3 manto 1702. ivi 451!. • « 11 fatto sta però, che o la deputazione <111 Generale, o altra risoluzioni' ehi* siasi presa, non avrà certaroeni' del P. Generale. percliè non pud prestarli», non avrà lineilo del Pai"-non vuol acconsentirvi » (Torrigianl a Pamtili il 10 febbraio 17iC , * • Pannili a Torrittiani il 1* marzo 1782. Ivi 516: • l>e la Or'1*' 1 il 2 marzo 17112. (ìallia 11*5. » • Pamtili a Torrigianl il 1* e 8 marzo 17IU. tlfrc. Xnnrial. d< 518, loc. clt.: Ricci, ‘Istoria 80. Nella prima metà del marxo li®^ cr*p venuti a Parigi i cinque Provinciali ili Krancia. Il Generale non lo derato, iwrchè temeva si potessero lasciar abusare dalla commlsai1*’"’ ma alla line. perù, aveva consentito (Ricci. ‘Istoria 50; •Pamtili a gìani 11 15 mano 17IÌ2, Cifre, XMiniai, di Francia 516. loc. cit->-