164 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo III. seau di Parigi diresse al Papa una franca lettera. Vi si diceva che tutti i cattolici di Francia avevano sentito con estremo dolore che S. Santità aveva onorato « l’infame ateo Voltaire » coll’in-viargli due medaglie d’oro. Siccome il Papa senza dubbio non conosceva tutte le opere di questo « mostro », Louseau riprodusse dagli scritti di Voltaire parecchi passi blasfemi e pregò il Papa di onorare un altro poeta francese, Luigi De Racine, figlio del celebre trageda e membro dell’Accademia delle iscrizioni, il quale aveva meritato la grazia di S. Santità con eccellenti poesie « sulla grazia » e « sulla religione ». Non è noto quale risposta venne data, ma Benedetto soddisfece la preghiera di ringraziare Racine delle sue poesie.1 Anche altri letterati francesi illuministi, il cui indirizzo era tutt’altro che ineccepibile, sfruttarono il molteplice interessamento letterario del Papa per mettersi in comunicazione con lui.2 L’appassionato avversario di Voltaire, Pietro Luigi Maupertuis, dal 1740 presidente dell’Accademia di Berlino, noto per il suo principio della meccanica, ma filosofo molto confuso, poteva nel 1749 ringraziare per una lettera di Benedetto XIV, e ciò facendo pregava gli venisse concesso un canonicato nella sua patria, St. Malo.* > Trovai la • lettera di Ixraseau nell'originale in Insti-. Misceli. 5370 del- 1 Archivio secreto pontificio. Comincia cosi: «Tous les bons catholique« de France ont aprls avec une extrême douleur que V. avait envoyé fl l’infame Athée Arrouëü de Voltaire deux médailles d’or comme une ninniue de la protection et de la bienveillance dont V. (Sté daigne l’honorer. San* doute que \ . S««- ne connaît point tous les ouvrages du monstre quelle I»lo!| a daigné lA-ompenser ». Seguono poi alcuni passi blasfemi dalie poesie di Voltaire. DI fronte a tali espressioni, dice Louseau. era in imbarazzo e ciar ses ouvrages qui a fait un poème admirable sur la grftce et un autre sur la religion qui n'est pas moins beau et qui à juste titre mérltoit la bienveillance de S. Sic. e’est Racine de ('Académie des Inscriptions •■- lu un poscritto Louseau dice dessers! rivolto direttamente al Papa, perchè il rappresentante della Francia In Roma. Canillac. è un amico di Voltaire- ! C.uuccioio 71. il quale cerca di scusare Benedetto XIV in questo modo: «Ma affln di no,, trovar dissonanze nella sua condotta, bisogna considerar due personaggi In Umbertini, l'uomo letterato, e il Pontetice: e cosi non recherò plft maraviglia vederlo scrivere a Volter sopra la sua tragedia di Maometto, sentirlo a far l'elogio sulla poesia, leggere la sua dissertarne Intorno agli spettacoli in una lettera al celebre Scipione Maffei, sapere che lonyrsa^a co Bussi, cogli Inglesi, insomma cogli uomini illustri di tutte le ln 'InesU casi non è più Ben,-detto XIV che parla, ma un poeta, uno B lïr,, !"rin'~'n,Zln Racl,,e <*' due suoi poemi sulla Grazia e sulla K*llgione. In tal ,-aso risponde da Pontefice, perchè il soggetto cosi richiede. datata |St. Malò -4 marzo 174!*. in Princ. & dell» ' ' ••««^»»•■tlfl.io. Queste e le seguenti lettere / Y met dì! So m 80,10 . ori8iuHli' ma falsamente inserite sotto Lettere d> a ima 14n• mù'-T " U monogran" di Itomiron (Parigi 1886). specie a P«g. 14». Hvrwck. Ue.ch d