Benedetto XIV e la Compagnia di Gesù. 229 ; avocarlo come testimonio di una generale decadenza' degli Ordini. Quando si trattava, presso i certosini di certe riforme, egli sc isse1 che quest’Ordine meritava tutti i riguardi, poiché se in Francia era l’Ordine esemplare fra tutti, altrettanto si poteva dire per l’Italia. Il Breve,2 col quale riserva ai teatini un posto fra i consultori della Congregazione dei riti, parla dei luminosi * - mpi di pietà e di perfezione religiosa, associata allo splendore della scienza sacra, che i figli dell’Ordine fin dai loro inizi continuano a dare colle parole e coi fatti, giorno per giorno, a van-tji/gio della chiesa cattolica; fra i teatini benemeriti vengono i. 'i in rilievo specialmente il cardinale Giuseppe Maria Tom-n . i3 e Gaetano Merati, morto nel 1745. Quando Benedetto XIV assegnò anche ai gesuiti un posto permanente fra i consultori della Congregazione dei riti, nell’introduzione del suo Breve ebbe non minori parole di riconoscimento e ili lode anche per la Compagnia di Gesù. La convinzione generai*. vi si dice, è che Dio abbia contrapposto ai riformatori del st i lo xvi S. Ignazio e i suoi figli e tale convinzione corroborano pur sempre anche oggi i membri della Compagnia,4 con !a pratica della virtù e della scienza, così che essi sono degni di nuove prove di benevolenza da parte della Santa Sede; la Compagnia di Gesù, allora calunniata come disobbediente, viene detta Poi attaccatissima alla Santa Sede ».0 Alcuni anni più tardi fra *e virtù per le quali brilla la Compagnia di Gesù egli rileva proprio il suo magnifico spirito di obbedienza verso la Santa Sede 0 e < oncede ai missionari dell’Ordine particolari privilegi ; anche d’altronde egli trova proprio per loro e molte volte parole ami-' hcvoli. Volentieri, così egli dice in uno dei suoi Brevi,7 egli apre * tesori delle grazie celesti per coloro che per amore di Dio e del - * 1 A Tem ili il 26 aprile 1752, II 182. lireve del 30 marzo 1745. Utili. Lux. XVI 388: « luculenta pletatis et rell-*-su- perfectionis esempla..., quae... in dies proferre pergunt religiosissimi '•iiiwlem [ordinisi alumni ». ■ Immortali* memoriae vir. doctrinae praestantia. murimi sanetimonia et rijwima rivendi forma clarlsslmns et speetatlssimus ». ivi. (*fr. il voi. XV 1' -'*• della presente opera. * « < omprobare pergunt». Breve del 24 aprile 1748. Bull. Lux. XVII 227. * « Addietisslma buie S. Sedi ipsa Iesu Societas ». Ivi. * « tjuo luculentioribus religiosarum virtutum exemplis ac praesertim sin- * **.»rl erga Xos et Apostolicam liane Sedem ol»servantia et obedlentla incre-' r,‘ le, dileete All [il generale del gesuiti Visconti 1, et inclitain Sodetatem ' n mini a cum pontiflcii animi Xotri laetltla intelllgentes gratulamur, eo •• "‘¡’liorlbua apostolicae benignitatis potestatlsque argumentis par aequumque ''«cimus, uti te eiusdemque Societatis tuae reilgiosos alumnos. [nel possedl-®*‘nU portoghesi], assiduos labore« sedulamque operam navantes. prosequamur ». 'r"vp