Promulgazione dell’anno santo. 243 apprezzava moltissimo le missioni e ai missionari soleva dare personalmente istruzioni sul modo di esercitare il loro ufficio.1 In genere il giubileo premeva assai a Benedetto il quale se ne occupò molto in anticipo. Già il 25 settembre 1748 egli scriveva -che il mese seguente non lascerebbe Roma, ma lo passerebbe tutto allo scrittoio; per l’anno santo molto bisognava preparare, giacche doveva veramente essere un anno santo, un anno di edificazione e non di scandalo. I propositi, così manifestati da Benedetto, vennero anche mantenuti. Di lui abbiamo ben 12 decreti per lo ,più assai lunghi e pieni di erudizione storica e canonico-giuridica. Un’enciclica ai vescovi italiani del 19 febbraio 1749 3 li esortava á togliere tutto quello che potesse riuscire di scandalo; i pellegrini del giubileo non dovevano trovare chiese cadenti o poco pulite, con sacri paludamenti laceri o addirittura prive di essi ; a ragione Benedetto XIII aveva richiamato l’esempio delle chiese dei cappuccini, che non erano preziose ma pulite. In modo particolare il Papa desiderava che il canto corale e la musica sacra siano strumenti di edificazione e su ciò si diffonde a parlare ampiamente. * Un'allocuzione ai cardinali del 3 marzo 1749 15 raccomanda loro il restauro delle loro chiese titolari in Roma; egli stesso nei suoi anni giovanili si era sforzato di migliorare le strade provinciali e più tardi s’era preso cura di decorare chiese romane, special-mente S. Apollinare; facessero lo stesso i cardinali. Il 5 maggio " guì una nuova allocuzione,8 che promulgava l’anno santo e spiegava il da farsi affinchè l’anno fosse veramente santo: il Papa intendeva di far tenere missioni popolari, di rivolgere esortazioni ai vescovi, di chiamare confessori, di dar loro particolari poteri •chiarire i dubbi che andavano congiunti alle solite istruzioni ¡fiubilari. Nello stesso giorno il giubileo venne promulgato a tutti 1 fedeli.: Nel documento di promulgazione egli dice che a causa dei peccati e delle trascuratezze del mondo si era soliti introdurre •’* periodi di tempo speciali, nei quali la Chiesa fa pubblicare ,!>eciali avvertimenti. « Fate penitenza », ecco il contenuto della ' Ja enciclica. L’invito di peregrinare a Roma egli motiva anche r°’ Proposito di offrire l’occasione d’ammirare gli splendori di s *.lrrfco del 13 dicembre 1749, nel Cod. Hat. 199 della Biblioteca ! s i a t o di Monaco. * A Tencin I 431. 1 »««. Lux. XVIII 9 ss. 1 Ivi 12-24. * *«». Lux. XVIII CC. * Ivi 6» ss. Ivi 70 ss. Buggeri il 12 maggio 1749 chiama la Bolla «Un capo d’opera V< !o ileo senza adulazione ». Nardi.nocchi 106.