Clemente Xllf. 1758-1769. Capitolo VI. traduzione italiana1 della seconda edizione lievemente corr ’u apparve a Napoli coll’approvazione del cardinale arciveseo\ sale e venne diffusa in migliaia di esemplari, * il Papa la U minare a fondo da una commissione di dodici teologi, di cui suno gesuita.4 Erano appena cominciate le discussioni, all' ■ ■■ il Tanucci mise in moto nel regno di Napoli tutte le leve p»*r stornare un divieto delle superiori autorità romane.* In coti dizione colla sua tesi ordinaria, che il domma fosse il terreni priamente di competenza della Chiesa, egli non lasciò int<> nessun mezzo per influire sul libero esercizio del potere di resisterò ecclesiastico. Tra violente sortite contro il Papa, il Spretano di stato ed i gesuiti, • egli assicurò ai suoi amici intimi < <-tari e Centomani, che a Napoli si saprebbe difendere il nuov ( t techismo; dei teologi insorgerebbero a voce e per iscritto c r • un divieto, a fine di (persuadere tutti dell’ingiustizia e inva delle proibizioni romane di libri. Il governo ricuserebbe 17 <-quatur.1 Per sollecitazioni del ministro, il cardinale arci ve di Napoli Sersale ed il suo vicario generale dovettero con un tentativo d’intimidazione col nunzio. ' Però il risultato del ; • •" » 5 voli.. Napoli: ogni volume hn il suo titolo apposito. Como tra' vlen fatto il nome «lei canonico Domenico Oimagali! (Kooa. PaMwmri tf' t’na wooila traduzione Italiana comparve a Vene*la (‘Tanucci a Btrttj•' ! 13 giugno e 6 ottobre 17(51, B 1 b 11 o t ec a Coriini di Roma Cnd 1" Ctr. Rrractt. lndrjr II 7iM). • 4 voli., (Vlogne 17tH * •Tanmx-i a Bottarl li 14 febbraio 17B1. Biblioteca Cordini •»» Ho ma Co4. BW2. ♦ CiifunRv Or *Hf>prrttirmr !>7 ». e In. iliiixtmix III 32, li Ta BOCCi P,: < di dieci teologi: «Dieci Prati non ann «Illesa. Il Papa con dicci ir-*'1 non <• Papa. Inimpie «itici die eoa! decide. non è legge delia Chic«« ( * « l! Il 4 aprile 1761. Biblioteca Corsini di Roma Ood- l'*r-’ * tfr. il »no • carteggio col Bottarl (lvi> e il Wall (Archivio di ? a aneli, Kttado 6002). • * « tino a «io trini»’ diceva: purns canonista, punì» a«inn* Io •** si diri: puro cattolico romano, puro asino... i uni un sa. che la dottrina ro»f* »i trova appunto In quel libri, che Roma Ita condannato e proibito, e eh* pcrmctt’ctla alcuni libri di dottrina superficiale e favolo«« venuta a (all* fermento della furberia, dell'ambizione e rapacità della Coirla...» f • « Non mancheranno teologi, che predicheranno in contrario, e ranno amara, v 11 mondo ««mixv pi il si persuaderà dell'iniquità e lnn»!5dJfl Wle proibizioni romane dei libri. Qui non «i darà Exequattir alla ' (al Dottar! il 7 febbraio 1761. Ivi). »«Vedo che la proibizione au«»*rr* “ gran fuoco, probabilmente «irà qui dalla camera (il S. Chiara proibita la V*"1' »Ione e «ari «ditto io contrario» (al Centamaoi U 7 man» 1761. Archi" < di S I m a n c a a, Ktlado 31»»». » • Tanucci a Bottarl il 14 febbrai» 1761. Biblioteca Corti*1 '* Roma Cnd. 1 tìnti. Al card. Orsini, l’inviato di Napoli a Roma. U Tanoeti