Monumento sepolcrale di Clemente XIII. »05 monumento sepolcrale che oggi adorna il luogo ove riposa, venne eretto appena 23 anni più tardi da tre dei suoi parenti, fra i quali due cardinali del suo nome e venne scoperto nella settimana Santa delFanno 1792.1 Era un capolavoro dello scultore veneziano Antonio Canova, resosi celebre già cinque anni prima col monumento a Clemente XIV. Come dice un critico contemporaneo, 3 l’artista ha espresso oltremodo felicemente nella figura del Papa, come tutte le virtù di questo successore di S. Pietro avessero la loro profonda radice nella sua pietà: la sua figura, che è certo uno dei migliori ritratti dell’artista, sta in ginocchio immersa nella preghiera, colmo il volto di una gioiosa e serena mitezza, così come forse lo può avere sorpreso la morte. Mentre il genio della morte colla fiaccola rovesciata piange presso il suo sarcofago, si eleva dall’altra parte l’energica figura allegorica della fede colla corona a raggi sulla testa e una croce colossale nella destra. Due medaglioni sulla parte anteriore del sarcofago mostrano le figure in rilievo della Carità e della Speranza!.a Un’imponente coppia di leoni fa la guardia allo zoccolo, simboli della forza e del vigore di un uomo profondamente pio che qui attende la sua risurrezione. Giorni migliori avrebbero fatto del governo di questo vero padre della cristianità un pontificato più felice. * Con Clemente XIII scese nella tomba un Papa, al quale perfino i suoi avversari, per quanto condannassero il suo contegno nelle questioni politico-ecclesiastiche, non poterono negare il tributo della stima personale.5 Pietà sincera, purezza di costumi, carità nella ducale ba*il4cn di /■>'. Marco iti Venezia 11 di 18 Febr. 17fiO por In morte del 8. 1*. Clemente XIII. Venezia e Roma, s. d. (17<•(*l. i Costo 22.000 scudi. Ofr. la * Lettera a Capello del 7 aprile 1792: Questo hionumento « fn tacere perfino l'invidia, e |ier generale opinione f- Il più bell'ornamento di tal genere che decori la chiesa di S Pietro ». Archivi o d I Stato di Venezia. * [G. Gh. de Rossil. Lettera *ul drpo*ito di Clemente XIII nella batti lira faticano. Rassano 171*2. XIV ss. Cfr. I.iicke in Dohme, Kun*t und KiinMlcr de* J9. Jahrhundert» I (1886) 10 s. ; \1ihsikim. Canora, Porto 1824. 01 ». ; Mai.a-m am. Canora, Milano 11)20. 31 ss. : CeocuKl.l.l 28: CaKOBLILIKRi, Po*»e»sl 380; specialmente però A. G. Meyek, Canora. HIelefeldI .elpzig 1898, 21». * Vedi Meykb 21 ss., fig. 7-9. ‘ Giudizio di Cordara In CaXcKU.IKM, l'o**e**i 14. Cfr. anche ancora * « Poesie e satire circolanti in Roma durante il pontificato di Clemente XIII », Add. 8382 nel M useo britannico di Londra. s • «... no se pnede negar que el S» Padre estaba ndomado de virtndes, r poscia en alto grado la de la hnmildad » (Azpuru a Grimaldi il » febbraio 1709, Archivio di S i ni a il c a s, K*tndo 5012). « Le rógne de CIO-nient XIII n a que trop dfmontré que In plété la plus sincère, Ics moeurs les plus pures et les Intentlons les più» droites ne sufllssent pus polir fa ire mi bon Pape» (Istruzione per I cardinali De Luynes e Bernis del 1» febbraio 17»5S*. in C^éttkeau-Joly, ClémeiU XIV 210).