Preoccupazioni a Roma per la sorte della monarchia austriaca. 63 rerebbe nello stesso tempo alle potenze protestanti in Germania una piena prevalenza. Se il Papa interviene per Maria Teresa non è per partigianeria nell’elezione imperiale o contro le pretese di altre potenze sui paesi austriaci, ma per la cura doverosa degli interessi cattolici. Solo da questo punto di vista si considera in Roma la situazione.1 Siccome da principio sembrava che la sorte delle armi fosse sfavorevole a Maria Teresa, s’accrebbe in Roma la paura che la monarchia austriaca venisse del tutto distrutta e che con ciò la protestante Prussia ottenesse in Germania a danno della Chiesa cattolica un influsso ancora maggiore.2 Valenti fece perciò rilevare a Parigi qual grave errore si commettesse aiutando la po- 1 Nella * cifra al Nunzio Crescenzi del 25 agosto 1741, Valenti si diffondeva sulla paura del Papa per le sorti di Maria Teresa ; « questo è il vedere talmente annichilata la regina di Ungheria che non potrà mai tenere in soggezione le potenze eretiche dellTmperio nè far fronte al Turco. Questa non è parzialità per ' far riuscire U Gran Duca nè contrastare le pretensioni, le quali giustilicatamente possono avere altri principii sul patrimonio della casa d’Austria ; ma questo è un timore che si risveglia in tutti i cattolici disappassionati e che agita specialmente Sua Santità ». Il 15 settembre Valenti riprende lo stesso pensiero : * « Queste [premure e riflessioni di N. S.] si riducono a prescindere onninamente dall’elezione deU’linperio, che cada in urn» o in altro soletto, e compiacendosi quandoi cada nell’elettor di Baviera ; ma trema di veder posta tutta laj Germania e quasi l’Europa in fuoco con tanta effusione del sangue cristiano, e di vedere un sicuro esterminio di vari paesi cattolici, con accrescimento di forze e di autorità per le potenze eretiche e con lanniclii-lamento di quella potenza, che si trova essere per necessità la barriera del Turco... ». Il 20 settembre 1741 Valenti scrive : * « Finalmente si contentino di non prendere a male la parte che N. S. va replicando in favore della regina d’Ungheria, poiché altro fine non ha la Stà (Sua se non quello di non veder distrutto un principato tanto utile in Germania contro l’eresia, ed ancor più contro gl’infedeli ai quali fa barriera. Le cose sono ridotte a un punto che non solamente sono per apportarse utile alla casa di Baviera, ma t»er necessità di questa combinazione deve smembrarsi per impinguare altri principi dell’imperio e particolarmente il Prussiano. Ecco queUo che ferisce l’animo di Sua Stà e che bramerebbe fosse preso in considerazione del sigr. cardinale di Fleury». Nunziat. di Francia 442 p. 26, 30 e 32. Archivio segreto Pontificio. 2 * Cifre al Nunzio Crescenzi del 6 e 27 ottobre 1741, ivi ; nell’ultima è detto : « Guai, se un giorno o l’altro, o casualmente, o maliziosamente, si risveglia in Germania un qualche movimento che interessi i religionari. Veda V. S. Illma che sbilancio, avere da una parte Prussia, Hannover con tutti gli altri acattolici, tra i quali forza è annoverare anche la Sassonia, e dall’altra parte porvi i pochi cattolici che rimangono, i quali non formeranno che un bujo di gente collettizia. Dica quello che vuole l’umana politica, sarà sempre vero che la nostra religione v’ha a soffrire un fortissimo colpo, che non so come si potrà riparare, ancorché Sua Emza abbia la migliore intenzione ».