Noris e Berti. 173 In simile maniera nel 1745, 1748, 1751, 1753 venne accolta la Costituzione nella Congregazione francese dei canonici regolari, i cosidetti genoveffani.1 Ovunque le adunanze generali vennero tenute in presenza dei commissari regi e in base alle istruzioni di Boyer. Benedetto XIV fu assai riluttante ad intervenire personalmente nella situazione francese e ciò ebbe per conseguenza che i giansenisti lo fecero passare per nemico della Bolla Unigenitus. Fu specialmente un rescritto papale dell’anno 1749 che venne interpretato in questo senso. L’Inquisizione spagnuola cioè aveva inserito nell’indice dei libri proibiti o meglio dei libri da correggersi, due opere del cardinale Noris, morto già nel 1704, uno dei dotti più notevoli dell’Ordine agostiniano. Ora le opere del Noris prima e dopo la stampa, prima della sua nomina a cardinale e anche poi in Roma erano state esaminate e lasciate passare. Il Papa scrisse allora confidenzialmente al grande inquisitore 2 che anche se i libri proibiti contenessero delle risonanze di baianismo e giansenismo, dopo un così lungo periodo una condanna non appariva più opportuna appunto per l’agitazione che essa necessariamente avrebbe prodotto presso gli agostiniani ed altri dotti. Per questo motivo la Santa Sede si è astenuta in parecchi casi dall’infliggere la censura, del che Benedetto cita come esempi Tillemont, i bollandisti, Bos-suet e l’ancora vivente Muratori. Abusando della confidenza papale, il procuratore degli agostiniani lanciò in pubblico la lettera ed ora il Papa dovette non soltanto rabbonire il Muratori,3 ma anche difendere se stesso contro i giansenisti francesi4 che dalla sua lettera deducevano che egli aveva revocato la Bolla Unigenitus. Questa è semplice fantasia, diceva il Papa, egli aveva semplicemente istruito il grande inquisitore a lasciare alle scuole cattoliche, tomisti, agostiniani, gesuiti le loro libertà; giansenisti olandesi si erano dichiarati pronti a sottomettersi purché non avessero dovuto pubblicamente accettare la Bolla ; ma egli aveva pretesa l’accettazione pura e semplice senza condizioni : « Eccovi come noi abbiamo revocato la Bolla Unigenitus! ».5 Come il cardinale Noris in Spagna, così uno dei suoi confratelli divenne oggetto di violenti attacchi in Francia. L’agostiniano Lorenzo Berti aveva fatta una vasta sintesi di tutta la scienza teologica e tentato di spiegare in una nuova maniera l’efficacia della 1 Ivi 644-652. * Il 31 luglio 1748, Beneoicti XIV Acta I 754 s. ; Iìeusch II SJ2 (efr. 671 ss.). Cfr. sopra a p. 140. * Il 25 settembre 1748. Be>ej>icti XIV Acta II 39«; del pari i bollandisti: Lettera del 3 aprile 1749. in Fleurt LXXIX 703 s. 4 A Tenein il 14 maggio 1749, Heeckerex I 4£5 s. 8 « Voilft comment Xons avons révoqué la bulle ” Unigenitus ” ». Ivi 4S6.