Il card. Saldanha inizia la «visita» dei collegi gesuitici. 577 *v«va mano libera per l’attuazione dei suoi piani. Il Saldanha, secondo la descrizione del nunzio pontificio, era un cardinale boario e di costumi puri, non precisamente molto intelligente e istruito, ma di sufficienti cognizioni teologiche e sano giudizio: »! tempo stesso però debolissimo di volontà, ispecie di fronte al Pombal. cui era debitore di tutto. Da semplice monsignore egli «a divenuto nel 1755 canonico della chiesa patriarcale, nel 1756 .ordinale, nel 1759 patriarca. Un fratello divenne inviato a Madrid. un altro si vide fatto conte. Dei suoi cugini uno era viceré • Goa, un altro rettore della Sapienza a Coimbra, un terzo governatore di Madera. Pombal elevò un congiunto di lui al vescovato dì Elvas, un secondo a quello di Miranda.1 Per riconoscenza il Visitatore si sentì obbligato verso il ministro e non arrischiò una parola di contraddizione; egli si comportò, come giudica il nunzio, non da Visitatore, ma da strumento subordinato del Pombal,2 che ra potè effettuare i suoi piani sotto il mantello dell’autorità eccle-•lastica e durante la vacanza della Sede ecclesiastica non ebbe a ■•mere nessuna obbiezione da parte del Pontefice. I-a sera «el 2 maggio 1758 il Saldanha fece pubblicare il Breve pontifìcio, giunto alla fine di aprile, nella casa professa gesuitica '*■ S. Rocco. * Passato quasi tutto il mese, egli iniziò la visita il 51 mi^gio, andando con gran seguito a S. Rocco e facendosi predare omaggio come visitatore, dopoché si allontanò nuovamente.4 H 5 jriugno comparve quindi come primo frutto della « visita » un slitto del cardinale, il quale diceva ch’egli aveva notizia sicura, in tutti i collegi, residenze, noviziati e altre case, possedute UH’Ordine in Europa, Asia, Africa e America sotto la sovranità •W Portogallo, si facevano, contrariamente ai canoni ed alle Bolle Pontificie, affari di commercio suscitanti scandalo. Il Saldanha, (JoP0 avere quindi proibito ogni commercio sotto pena di scomu-nica, ordinava alla fine la consegna di tutti i libri di negozio. * _ : * Tanucci a «Cantillana li 14 aprile 1764. Archivio di Simanca*, 3088. * Acciaioli ad Archinto il 22 agosto 1758. Xnnzi dettatura del ministro », viene confermato dal nunzio, che all'Archlnto II ' ■‘»’■'Sto 1758 • scrive: « La materia peri è tutta di Oarvalho. che me ne parlò '••inma compiacenza». Xanziat. di Pori. 117, loc. cit. filaria dei Papi. IVI, I. 37