72 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo II. Caratterizza l’amore alla pace di Benedetto XIV e gli effetti che producevano in Roma i successi militari, il fatto che il 13 ottobre 1742 egli diresse alla regina una nuova lettera di proprio pugno ed assai particolareggiata, ove egli cercava di giustificare tanto se stesso ed il suo contegno circa l’elezione imperiale e il passaggio delle truppe, quanto anche l’atteggiamento del cardinale Valenti.1 Come condizione per levare il sequestro Maria Teresa pretese che i suoi affari venissero trattati senza il concorso di Valenti.2 II Papa era pronto ad accettare,3 ma il sequestro non venne tolto. La situazione dello Stato pontificio, così scriveva il Papa nel 1742 a Tencin, si aggrava sempre più, perchè gli spagnuoli hanno messo il loro quartiere d’inverno nella pianura di Bologna, e gli austriaci sulle montagne di colà e nel Ferrarese.4 Le preoccupazioni del Papa aumentarono ancora perchè non si realizzarono le speranze da lui riposte nel nuovo imperatore. Il primo dissapore era subentrato quando la Santa Sede tenne fermo al diritto di confermare l’elezione imperiale, mentre Carlo VII fece dichiarare che in tal riguardo si atterrebbe alla forma osservata daH’ambasciatore austriaco de Priè all’avvento al trono del suo antecessore Carlo VI.6 II Papa rimise la vertenza alla Congregazione cardinalizia, che aveva istituita subito dopo la nomina imperiale per discutere simili affari : nello stesso temipo l’ambasciatore francese Tencin cercò di fare il mediatore, ma appena nell’agosto, cioè miezz’anno dopo la nomina, la vertenza venne chiusa. Il 6 agosto 1742 ebbe luogo un concistoro segreto nel quale venne concesso l’indulto delle prime preci e tutto quello che riguardava l’elezione: quest’ultimo documento però doveva rimanere segreto e vi ci si doveva riferire soltanto in caso di bisogno. 8 1 * Originale nella corrispondenza di corte dell’A rcliivio di Stato di Vienna. Qui il Papa si lagna dell’acquartieramento di truppe nello Stato ecclesiastico. 2 Arneth II 185, 505. a * Lettera di Thun a Maria Teresa del 22 dicembre 1742 (Iteg. 5 gennaio 1742), Archivio di Stato di Vienna. * Heeckeben I 19; cfr. 13, 17. ® iCfr. la presente opera, voi. XV 72. « P. A. Kirsch nell’JIist. Jahrbiich XXVI 40 ss. Oltre le fonti qui usate si aggiungono ancora le * relazioni di Thun del 28 luglio 1742 (la congregazione cardinalizia si decise i>er la conferma del riconoscimento dell’elezione colle clausole tradizionali e col ricevimento del cardinale Borghese nominato da Carlo VII protettore dell’impero quale ambasciatore per la prestazione dell'obbedienza), del 4 agosto (la prestazione dell’obbedienza si svolse senza solennità : Borghese tenne l’allocuzione, mentre il vecchio ambasciatore bavarese Scarlatti era morente ; le primae prece» non vennero concesse), dell’11 agosto (Thun rileva dal decreto di conferma : « confirmantes, supplentes et sanantes etiam in essentialibus eleetionem ■> ; cfr. Acta Benedicti XIV I 35S s.). « Si è