La creazione dei cardinali del 1753. 255 ;i Firenze, Colonia, Polonia e Vienna, mentre Luca Melchiorre • mpi era stato a Bruxelles, Colonia e Lisbona, Carlo Francesco Girini nella Svizzera e >a Parigi' e Enrico Enriquez a Madrid. Amici personali del Papa di lunga data erano Cosimo Imperiali, Vincenzo Malvezzi e Gian Giacomo Millo.2 Imperiali era stato v >vernatore in diverse città e finalmente a Roma, come pure prendente degli archivi e dell’annona. Il bolognese Malvezzi era stato nominato canonico da Lambertini, quando era arcivescovo di Bo--na; fatto Papa, egli lo chiamò a Roma e nel 1754 lo nominò - ¡o successore nell’arcivescovado di Bologna. Millo era stato viario generale del Lambertini in Ancona e in Bologna; come Beli, detto XIV lo chiamò a Roma e lo fece Datario e prefetto della < ngregazione del concilio. Come l’imperiali, anche Gian Frangio Banchieri, Ludovico Maria Torrigiani e Luigi Mattei si no distinti come funzionari dell’amministrazione civile: Ban-hieri come tesoriere, Torrigiani come governatore ; dopo la morte \rchinto egli divenne nel 1758 Segretario di stato; Mattei era ’ato occupato nella fabbrica di S. Pietro come uditore del Camer-'••-ngo e della Rota e come vicario in S. Pietro, Flavio Chigi occupava diversi posti presso la Camera apostolica, Giuseppe Liviz-Hìi s’era acquistate le simpatie generali quale segretario dei menali. Antonio Andrea Galli, canonico regolare del Santo Re-•ntore e generale della sua Congregazione, dovette la sua dignità alla raccomandazione di un innominato valoroso teologo che per trent’anni era stato consultore del S. Ufficio, ma che per la sua '>ok »alute non volle diventare vescovo o cardinale. Benedetto XIV interrogò una volta in confidenza questo suo .buon •mico quali fossero in Roma i più valenti teologi che si tenessero intani da ogni spirito di parte. Egli ebbe per risposta che in tal rìiruardo si poteva fare il nome solo di due: Galli e Mancini; il Papa preferì Galli, che era più anziano e oltre a ciò bolognese, tomo oltremodo distinto era Clemente Argenvilliers, un romano di bassa condizione che era salito di forza propria, fino a diventare celebre avvocato della curia. Passando una volta le ferie estive in Ariccia, ebbe occasione di accostare il Papa che stava a * a.«tel Gandolfo il quale dopo la promozione del 1743 lo fece 'uo uditore, nonostante le vivaci rimostranze di Valenti e di 1 t’n crocifisso che venne regalato al nunzio Durini da Luigi X\ nella selleria I>urinl in Milano. * Sul monumento sepolcrale di Millo (f 1757» In S. Grisogono vedi Do- lira rei 50. * Quando egli cadde In una malattia. Benedetto XIV scrisse il 27 marzo 1T'>1 a Tencln (II 329): « On craint beaucoup pour lui a notre grand regret et a ' "l'il de tout le monde,, tant 11 est aimé pour l'exactitude et la douceur qu il * a toutes se« fonctions ».