742 Clemente XIiI. 175&-1769. Capitolo VI. Poco prima dell’arrivo di Carlo III a Madrid, il nunzio di Spagna partente, Spinola, predisse ciò che la Chiesa aveva da -r sotto il nuovo regime: passi contro i gesuiti e contro la ecclesiastica. Secondò il giudizio delle personalità compet’ Wall avrebbe l’influenza massima, e quindi il bando dei dalle missioni o almeno dal Paraguay non si farebbe att. a lungo. Il Wall era fortemente prevenuto contro di loro «*<1 • • » nel suo contorno un consigliere, che non solo era spiccatar • antige.'Uitico, ma altresì un romanofobo, che aizzava il n contro la Curia quanto poteva. Si presenterebbero al nu> ripiani di riformi» diretti contro la potenza e i privilegi ;-i'-mente dei funzionari come degli ecclesiastici secolari e regoLn. Come già è stato detto, scrive egli un’altra volta, il Wall h* r suo contorno persone intime, che sono piene di mille prejriu i.;. contro i diritti più chiari della S. Sede. Egli lo sa con aicur<-i» scevra di ogni dubbio; proposizioni del genere sono sfuggiti al Wall in conversazione, come ha inteso egli stesso od ha per testimonianza di molte persone degne di fede. PreBUpp“*^ che trovi presso il re la buona disposizione necessaria, il dopo il colpo contro i gesuiti, che gli sta soprattutto a cuor** siglierà al sovrano di restringere l’immunità del clero secolari t regolare, di ampliare le concessioni dell’ultimo Concordato, di ridurre la giurisdizione dei nunzi e infine d’impedire le suppl ■ a Roma per dispense, e simili.* Il nunzio vorrebbe tuttavia ■* rare dalla pietà del re. che i suoi timori non si verifichino: tj v’è motivo per qualsiasi preoccupazione, ove il monarca si abbandoni a certi suggerimenti. Il Wall, pieno dei pregiudizi eh« quasi inseparabili dalla sua condotta di vita fino ai sessant ar.r. è incline alle innovazioni e tratta le cose più serie con nv* ' > »ore del dora «11 Parma (• 22 piusno 1751. Ivi). esprime la parto oh'«il aUe infermità del Micro (• sona data 18 o 11 giuro» 17*361. 1»! ••880-un ine«* aranti i'eapalaiooe del ce«ulti da Napoli egli caprime la ,u* *** per a rer rivisto in una lettera del Micco la di lui «rllttixa fiala Mar» ' * promette le aue preghiere (• 21 ottobre 1787. Ivi OOOC). Allorché 0 M“' a letto per i suol acciacchi di vecchiaia. Il Tanucel «-Informava •o”*1* ( come »tesse e inviava a Natale e Pasqua I donativi consueti i» «ìilraf** Torrlgianl U 21 aprile 1767. .Vaariaf. di Xapoli 200. Archivio pontificio; Ktxim, Roritut. IntrmL xt.vt n. 11. _ i * A Torrlgiani il 23 ottobre 173»». Cifre. Xmmstmt. éi »**»« : ’ , * • 11 6 novembre 17SO (Ivi»: «So che quando da lui tWallI ” nel sovrano la n«t«nria disposinone sta preparato, dopo l'articolo *!«• della Compagnia. che sopra tutto gli preme, a proporgli in oltre di le Immunità. che in Spagna si ger Un»* di difficoltare a' subditi il rtc«r» * per diiqiense e per indulte di qoabrfvugiia geoere».