Noris all’indice spagnuolo.	271
i he, a dir vero, rimane difficilmente comprensibile. Diversamente dal Giansenio la scuola agostiniana insegna che Cristo è morto ;< r tutti gli uomini, ma insegna anche che Iddio non applica a tutti i meriti di Cristo, ciò che di nuovo arieggia ad idee gian-
.«eniste.1
  Queste proposizioni, secondo la scuola agostiniana, costituimmo la dottrina di Agostino. È lecito però affermare che senza
i	¡riansenisti non si sarebbe arrivati a tali interpretazioni di Agogno; verosimilmente esse furono escogitate per strappare ai giansenisti il dottore della chiesa di Ippona; ma è ovvio anche vhe esse al giansenismo potessero preparare il terreno. È comprensibile dunque che in Francia venisse proibita la stampa della Storia dei -pelagiani del Noris e che a Venezia venisse permessa, tanto dopo lunghe esitazioni.2 La « Biblioteca dei giansenisti » <iel ge-uita Colonia inserì nel suo elenco anche il Noris e quando '■•il 'avoro del Colonia venne cavato un estratto per aggiungerlo l’edizione dell’indice spagnuolo del 1747, il Noris si trovò proibito anche in Spagna.3 Ora gli agostiniani spagnuoli presentarono le loro lagnanze a Roma.
  A quanto si può vedere, Benedetto XIV nella questione della grazia inclinava per le rigide idee dei domenicani e degli agosti-r ani. In un Breve del 31 marzo 1745 che gli agostiniani spa-tfnuoli presentarono all’inquisizione generale in giustificazione del N’oris, egli loda la dottrina degli agostiniani ed esalta il cardili 'e Noris come splendido luminare della chiesa cattolica.4 Fino a tanto che nella Chiesa era permessa la dottrina sulla grazia dei iomenicani, non si poteva proibire nemmeno l’opinione degli agostiniani.
  Appena dunque il Papa, per mezzo del generale degli agostiniani Gioia, ebbe notizia di quanto avveniva nella Spagna, egli
    1 I'ortalié, loc. cit. 2480 s.
   *	Clnrorum ì'enetorum ad Ani. Vagliabechium nonnutlosque alio» epi»tolae. H remine 1745, ep. 1C dell’8 aprile 1074. ep. 18 ivi p. 45; .Temolo 138.
   1 Miouélez 91. Redattori dell'indice erano l gesuiti Oasani e Caraseo, W W». Casaxi e Gubuif.ro (ivi 478 s.); efr. E. or. I riartk. Catàlogo razonado ••àra» anònima» j/ *cudònimas de autore* de la Campania de Jr»li*. Madrid “'»• III 344 n. 1023, II 194 n. 2110. Il manoscritto citato in Miovtua 94, 107,
    non è di un gesuita, vedi 1"hi arte I (1994) 280 n. 800.
   4 « Maximi enim omni tempore fecimus inslsnem huiusmodi faraillam, toni propter einsdem s. Angustiai tutissima atque inconcussa dogmata ab illius ••'unni* tradita ac servata, turn propter eximios viros, qnos edit pietate et ‘'"•'trina praestantes et quorum instar b. in. Henricus... Xorisius nuncupatus, n,l«w olim in minorihus constitnti amicitia fruebamur. llcet quarumeumque ‘•■’•ntlum liniruls celebretur, a Nobls tamen sine speciali Uiude tamquam Ro-““n«e ecclesiae splendidissimum lumen numquam est nominandus ». .inaicela ■l»9mtiniana XIII (1929) 31.