Critiche di Sinzendorf alla proposta regia del vicariato generale. 383 S.i!.:endorf, in corrispondenza all’invito avuto da ¡Cocceji, aveva ¡.re.- iitato il 26 agosto 1742 un progetto, da lui elaborato, per l’istituzione del vicariato generale, che egli svolse nella forma di un »critica alla proposta regia. Egli aveva formulato il giuramento ^ modo che credeva di poterlo prestare senza scrupoli di co-tcier za, in quanto non veniva più stabilita la nomina del vicario fenc-rale da parte del re, ma soltanto che il re avrebbe scelta la per->n:i per tale ufficio.1 In base a questo nuovo progetto le trattiti .■ progredirono rapidamente, cosicché Cocceji il 12 settembre 1742 poteva riferire al re che tutte le questioni erano regolate, fatta eccezione dei matrimoni misti. Al cardinale Sinzendorf nella 'luaktà di vicario generale sarebbe spettato il titolo di ministro.s Il governo prussiano però non aveva lasciato cadere il suo punto li vista che il Papa non dovesse mai venir riconosciuto come giu-dice supremo. Invece lasciò libero al portatore della nuova dignità ìi intendersi con Roma intorno alla sua conferma canonica.1 Sinzendorf credeva di proseguire il suo edificio su questa base < - idtva che nella questione dei matrimoni misti si potesse trovar. una soluzione. Nel caso che contro un tale matrimonio per •jua ^iasi motivo si dovesse elevare querela di nullità, secondo la prop. ta di Cocceji, dovrebbe decidere un tribunale misto di cattolici <• protestanti.4 Sinzendorf si dichiarò contrario, perchè un r-"n cattolico non poteva ottenere la necessaria autorità di giu-'iice. La sua controproposta cercò di salvare per il consorte cattolico la libertà di rivolgersi al tribunale cattolico e di attenersi 4 » sua decisione. In sostanza il governo si mostrò ben disposto; ** Però l’invalidità del matrimonio dovesse venir tolta con di-questa doveva venir concessa dal vicario generale. Questa •'ì- ta a Sinzendorf accentuava inoltre che la continuazione dello Quo in questioni confessionali si riferiva soltanto ai cat-’>olici e che invece era salvaguardata la libertà religiosa dei pro--tanti, come erano riservati i diritti sovrani della Pru&sia.3 Dato il contegno seguito finora da Sinzendorf, non era da n>er*vigliarsi che Federico sperasse di far passare tutti i suoi popolati politico-ecclesiastici. Nello stesso modo che i principi cat-fi ici, egli desiderava ora di avere il diritto di nominare un car-Ossequentissimamente Sinzendorf trasmise al Papa il de-*!