Il Catechismo di Mesenguy.
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 fu i! ontrario di quello desiderato. Il Sersale cedette alle rimo-■•ja: ’e del nunzio,1 sebbene tutti i vescovi e l’intera Chiesa delle Due Sicilie avessero accolto con gioia la traduzione del Catechismo. 1 II Tanucci si volse ora al ministro Wall3 per impedire jn divieto coll’aiuto della potente Spagna. Il Wall era già stato ¡bruito dal Roda nel senso che nè il Papa nè il cardinale Segretario di stato avevano letto la traduzione e che tutto l’affare non tra se non una macchinazione gesuitica. * Ma, nonostante tutti gli »forzi, * nella seduta della Congregazione del 28 maggio 1761 ebbe luogo la condanna dell’opera. Col decreto del 14 giugno il Catechismo del Mésenguy venne proibito in tutte le lingue ed edi-
       •	« Sento 11 scourpigli. e II fuoco, che suscitano contro II «tanto e «n\1 o a-r •lei!' " Ksposizione della dottrina cristiana ” »tniupata qui coll’ai>prova-
*	■' di questo card. arcivescovo. Quest» ne ò afflitto, ppnW slamo In pericolo 4H fuoco, che la violenza del Gesuiti va a suscitare nella chiesa delle Sicilie, la 1**; i' riscaldata, e pronta a «llfendere la sua dottrina, che sofftlone jier lutlni-te«.-ut» pi fi cristiana <ll quella del Gesuiti» (7 marzo 1761). Archivio di
 *	I fii a n c a », Etlado ,'iOtai.
    *	* < lo sperava, die qualche cosa al ]iotntse fare, purché 11 cani, arcive-*■ rimanesse costante nella difesa della stia approvazione. Ma so. ch'egli
    Impaurito cede in vece di ricorrere alla potestA secolare. perchè sostenga *■ ’era dottrina crlatlana. Perciò manca il terreno sotto 1 piedi a chi Intra-t**’i-s*e di portare II consiglio a un contrasto con Koma. mancando la chiesa ■♦••'»a delle Sicilie, che chieda la protezione «lei Ite. Campurirchhono laici, che 1 ' ero giudicare deiroplnlotil teologiche; questo non è stato fatto nella ,*>1’ -i neppur al tempi della sua purità e disciplina migliore. Non mancheranno e • • di punir la furiarla e gli altri orrendi vizi del «¡esulti. Ma questo è un
**TrTo lungo, e non è maturo per l'effetto die ora al vnole» (Tantmi a Bot-'*r> il 7 manto 1761, itlblioteca Corsini di II orna C'od. 1602).
   *	Ixi scritto del Mfscngnj- «è »tato qui stampato con grande approva-'• dello stesso cardinale, e avidamente ricevuto da tutti li vescorl, e da
*•*1« la chiesa delle Sicilie. la quale Indie con Kratinili » (• TtontKvi a Orato* **»1 il 7 marzo 17*11. Archivio di Sltnancai, Eilado i.
    *	* Il a marni 1761. ivi «WS.
    *	* « Ya tenia notiria por nueatro Itola de la prohlbidon del libro «le que ' ■ R. me hahla. cnnsegulda l«>r lo« Jesultas a fnerza de Intriga« y artindos...
1 '»tra e«te nitro se ha dedamado en Hotna en lo» pulpito*; pero lo estrafio
*	W preguntados Io« declamatore« «1 lo hahlan leldo respondleron que no,
    I>n-dlcat«an contro *1 |»»npie el I*a|«. que tampoco lo haMa leldo. decla <Wr era nn mal libro. Su Santltad ne expHcaha asi porque se I» hahla oidi* ‘'•dr a Torrtglani. y iWte que coofnsó tambien non halierlo leido hablalm de *! Iw V» que hahla oido al (k«ml de lo« Jesxiitas » (Wall a T a mirri li ‘I "»anni 1T6I. Archivio di SI manca*. Ktlado 6<*C|.
    *	• « Non credo, che dispiaceri a V. K. ch'io trascriva le parole d'ona let-,rT* iun teidogo di un card, della Congregazione del H. l'Oclo ad nn teologo
*	“luesto rartl arcivescovo: "Tutti di proposito lavoriamo a favore del libro. r«*i ih4 è Venezia. Savoia. Spagna il di col Ministro * senni pari, ed Inimichile nel difendere con coraggio la boooa dottrina e la verità. Che hd trionfo
    grazia di Genft cristo ndl'unlre tante nazioni per la sua difesa contro s*ailpdagtanf del nostri tempi * a (Tanocci a Wall II 3* aprile 1761. Ivi).