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Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo Vili.
tanto di protestanti, giacché la decisione di una tale autorità n< r avrebbe mai potuto obbligare in coscienza i cattolici. Sorse co>i il progetto di un vicariato apostolico per il territorio della mona: chia prussiana. Il vicario generale avrebbe ben potuto in via con* fidenziale mettersi d’accordo con la Santa Sede, ma, esteriormentr egli sarebbe stato il personaggio ecclesiastico più alto della Sle*ia.
   Sinzendorf espose questo progetto al Papa in una lettera <M 29 gennaio.1 La relazione di Cocceji su questo progetto venne incolta favorevolmente a Berlino, ove il cardinale Sinzendorf veniva riguardato come la persona più adatta per questa nuova dignità: e questi si lasciò anche presto guadagnare per l’esecuzione del progetto. Egli pensava di fondare in Berlino un apposito tribunal«' d’appello per le cause cattoliche e una cancelleria, le ordir, inz della quale avrebbero dovuto venire eseguite da funzionari refi Cocceji menava gran vanto del fatto che Federico in tal n'..ini',r* potesse tenere al suo servizio un cardinale e nel suo spirito vedeva già Berlino diventare per i cattolici prussiani come un:; nuova Roma. A ciò si poteva aggiungere il vantaggio finanziario, perche di qui innanzi tutte le tasse per le dispense sarebbero rimaste in paese. Cocceji riconobbe chiaramente che in fondo si trattava di staccare, in via pratica, i cattolici prussiani da Roma e nella lettera del 20 febbraio 1742 al ministro Podewils in Berlino, etfii osserva che il re vorrà certo approvare il progetto sottopostogli, tanto più che si tratta di una questione di principio. ' Come i-tanza d appello in tutti i casi che finora erano stati decisi da nunzi. vinciali e visitatori in nome del Papa, doveva subentrare il vica-riato generale per sbrigare tutte le questioni secondo i prinni; cattolici, ma in forza deWautorità regia. * Federico si di-- hiar • contento della nuova istituzione già il 17 marzo 1742. Egli osiert soltanto che a tale tribunale non si dovevano assegnare tropp competenze e che si doveva tener sempre sotto buona sorvegli»1^ affinchè non s’ingerisse con intrighi in materie che non gli si P°te" vano riconoscere. Al cardinale Sinzendorf si doveva scrivere in nome del re per 1 accettazione del vicariato generale.* La conferma delle proposte di Cocceji seguì il 26 marzo 1742. In e?*» egli veniva invitato a elaborare un’istruzione per il vicario gtr''
    ' Turasi» I 158. (Sinzendorf al Papa). Cfr. HUt.-pol.-MStter XCV S-*7 "
I im.i. ¡.«.‘ss., Kalholik lSifi. 306ss. p| fronte all'opinione comune Kaa* ' cerva di ili mostrare che il suggerimento parti da Cocceji: del pari M"»*‘ “
    *	I.» ii uvnn Un. 92.
    *	Ivi n. »4.
*	Ivi n. Wi. • J'ai envnrt' ie plan pour établir le Vicariat général a« r‘
i	omuie c «>sr uno affaire de eonafauencc; ,l(js sûr, que S. M. le	’
 » Ivi n. 100.	1
    *	Ivi n. 107.